Wordle, donati i proventi di un gioco non correlato

Wordle, donati i proventi di un gioco non correlato

La popolarità di Wordle ha permesso ad un omonimo gioco preesistente su App Store di ottenere elevatissimi ricavi che andranno devoluti.
Wordle, donati i proventi di un gioco non correlato
La popolarità di Wordle ha permesso ad un omonimo gioco preesistente su App Store di ottenere elevatissimi ricavi che andranno devoluti.

La scorsa settimana ha fatto notizia la mossa di Apple di rimuovere dall’App Store di iOS e iPadOS i tantissimi cloni del gioco Wordle, mai autorizzati dal suo reale creatore e la cui versione originale risulta giocabile solo online tramite browser. Oggi si torna ad affrontare la questione, ma in maniera diversa e soprattutto con un lieto fine per tutti.

Wordle: il clone preesistente ha totalizzato più di 200.000 download a settimana

Prima ancora che Wordle facesse capolino sul Web, su App Store era già presente un gioco gratuito con acquisti in-app denominato a sua volta Wordle!. Il gioco richiede agli utenti di creare quante più parole possibili da un insieme di lettere entro un limite di tempo.

L’app è stata sviluppata cinque anni da Steven Cravotta quando aveva di 18 anni, per divertimento, per affinare le sue capacità di programmazione e anche nel tentativo di guadagnare velocemente, come dichiarato da lui stesso. Lo sviluppatore aveva però smesso di promuovere il gioco da tempo perché demotivato dall’aver totalizzato uno scarso numero di download.

Travolto dall’ondata della popolarità del Wordle di cui oggi tutti parlano, nel corso degli ultimi mesi l’app di Steven Cravotta ha invece silenziosamente e inaspettatamente raggiunto nel giro di breve tempo più di 200.000 download a settimana. Attenzione mediatica sul gioco originale a parte, molto probabilmente ciò è stato dovuto al fatto che inizialmente era praticamente la sua era la sola app sullo store ad avere il medesimo nome del browser game e questo ha portato molti utenti a credere che si trattasse della sua versione originale.

Il bello, però, è anche che il fortunato sviluppatore ha fatto sapere che tutti i proventi derivanti dagli acquisti in-app del gioco per iOS saranno donati all’associazione Boost Oakland. Al momento, il guadagno ammonta a 2.000 dollari, una cifra che non è escluso che possa aumentare ancora di più nei prossimi giorni.

Fonte: Ars Technica
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Pubblicato il
18 gen 2022
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