Secondo qualcuno, il passaggio di Wordle nelle mani del New York Times ha reso il gioco più difficile. Non è così: la redazione del quotidiano statunitense non sta volutamente sottoponendo ai giocatori parole da indovinare più complesse e meno comuni rispetto a quelle precedenti.
Wordle: più difficile indovinare le parole?
A spiegarlo è Josh Wardle, creatore del passatempo più celebre di queste settimane, in occasione di un’intervista rilasciata proprio sulle pagine del NYT prima della stretta di mano tra le parti. Affermando di aver in origine sviluppato il software esclusivamente per la propria compagna, le ha chiesto di selezionare circa 2.500 termini tra i 12.000 composti da cinque lettere presenti nel vocabolario inglese.
Quello stesso set di parole definito in un primo momento continua a essere il database da cui il gioco pesca giorno dopo giorno, per sottoporre il rompicapo ai suoi ormai affezionati utenti.
Allerta spoiler: chi desidera consultare tutte le soluzioni di Wordle (anche quelle future, si arriva fino all’ottobre 2027) può farlo con una lista dedicata e aggiornata di continuo. Tra le prime CIGAR, AWAKE, MODEL e KARMA piuttosto semplici da indovinare, ma anche REBUT, HUMPH, DWARF e CROAK. Le uniche modifiche apportate dal New York Times sono state quelle finalizzate alla rimozione di termini ritenuti potenzialmente offensivi.
Chi ha qualche problema con la lingua o desidera cimentarsi con una versione adattata alla nostra può puntare in direzione di quella in italiano. Si chiama PAR??LE ed è stata messa a disposizione da Pietro Peterlongo.