Avrebbe potuto portare a conseguenze impreviste su tutto il movimento del software libero e open source, e invece si è risolta nella classica tempesta in un bicchier d’acqua: la querelle tra il founder di WordPress Matt Mullenweg e lo sviluppatore di Thesis si è conclusa con un compromesso onorevole. Il popolare tema realizzato da Chris Pearson continuerà a essere a pagamento, mentre il codice inerente il funzionamento con WordPress sarà distribuito sotto licenza open .
La querelle tra Mullenweg e Pearson era partita dalla constatazione della popolarità e dal successo economico di Thesis, un successo giudicato negativamente da Mullenweg perché il template è un pacchetto commerciale dal costo di 87 dollari e non rispetta i dettami della licenza GPL. Dagli screzi tra i due si è presto passati alla minaccia di denuncia da parte di Mullenweg, più che mai determinato nella sua intenzione di far valere il principio della redistribuibilità del codice connesso a WordPress su tutto il resto.
A quanto pare la determinazione di Mullenweg alla fine ha ottenuto il suo scopo, visto che Pearson ha ora annunciato l’intenzione di rispettare la licenza GPL per il codice PHP incluso nel template mentre i fogli di stile (CSS) e il codice JavaScript continueranno a essere proprietari. Per il 99,9% degli utenti non cambierà nulla , sostiene Pearson, e Thesis continua a essere un template a pagamento.
Il founder di WordPress si dice invece sollevato per come sono andate le cose. Il principio del FLOSS rappresentato dalla licenza GPL ha prevalso , suggerisce Mullenweg, e lui non sarà più costretto a impiegare gran parte del suo tempo nelle questioni legali come una eventuale causa in tribunale avrebbe certamente comportato.
Alfonso Maruccia