Il motivo dell’inaccessibilità che ha colpito nei giorni scorsi WordPress.com e tutti i blog da esso ospitati, è stato rivelato: si è trattato di un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) iniziato sabato scorso e i cui effetti si sono protratti fino a martedì.
Automattic è l’azienda che dà vita a WordPress.com. Un suo portavoce, Matt Mullenweg, conferma che si è trattato di un attacco con picchi di ben 6 gigabit/secondo di traffico entrante, tale da rendere totalmente inaccessibili diversi blog nella giornata di martedì per intervalli la cui durata era compresa tra 5 e 15 minuti . Nel pomeriggio la società ha continuato a lavorare alacremente per tentare di isolare il fenomeno.
Diversi blogger hanno riferito a Punto Informatico di non essere riusciti ad accedere al pannello di amministrazione dei blog per l’intera giornata, e non solo per quei 15 minuti, mentre invece i blog rimanevano perfettamente visibili. Situazione che sembra essersi risolta già da ieri mattina.
Su questo grafico , indicato dal portavoce di Automattic, è possibile osservare l’andamento del traffico verso WordPress.com memorizzato il 20 febbraio, subito dopo lo “tsunami” dell’attacco.
Circostanze di questo genere, assolutamente non nuove , non stupiscono ma servono a riflettere su alcuni aspetti della Rete che, a fronte di simili circostanze, spesso risulta impotente e raramente riesce a creare le condizioni per infliggere le giuste punizioni a chi si rende responsabile di simili gesti .
L’episodio ricorda inoltre che l’efficacia di tali azioni dipende in massima parte dalla disponibilità di macchine -zombie , per controllare le quali i malintenzionati che le impiegano contano sulla negligenza degli utilizzatori, ignari di quanti danni apporta alla collettività dei netizen l’essere distratti e superficiali nella gestione del proprio computer.
Marco Valerio Principato