C’è stata una grande moria di vacche personaggi in World of Warcraft, un incidente tra i più gravi recentemente capitati al servizio di gioco online gestito da Blizzard: ignoti hacker hanno trovato il modo di fare fuori tutti, personaggi dei giocatori e anche NPC ( non player character , i comprimari della storia gestiti dal gioco), nelle due città virtuali di Stormwind e Orgrimmar.
L’azione mortale degli hacker è durata qualche ora, il tempo sufficiente per trasformare le strade delle due suddette città – in genere porti franchi e sicuri popolati da personaggi non giocanti invincibili – in discariche di cadaveri scheletrici derivanti dall’uccisione continua e reiterata di giocatori e NPC.
Strumento dell’hack, a quanto pare, una vulnerabilità che permetteva a personaggi di primo livello di eseguire impunemente i comandi per l’uccisione istantanea e senza restrizioni, una falla precedentemente passata inosservata al controllo qualità di Blizzard.
La casa statunitense si è messa subito al lavoro per risolvere il problema, rilasciando una patch dopo poche ore dal misfatto. Un simile hack non dovrebbe più ripetersi in futuro, promette Blizzard, mentre a futura memoria restano i video-log della carneficina selvaggia, le lamentele dei giocatori e le giustificazioni degli hacker: prendetevela con Blizzard e con chi rovina davvero il gioco per tutti, hanno detto gli ignoti ammazza-tutti .
Alfonso Maruccia