Si aprirà alle 19 italiane a San Francisco la conferenza di Apple dedicata agli sviluppatori, occasione per analizzare le nuove strategie e le novità da attendersi sul fronte della mela morsicata.
Oltre ai probabili annunci su fronte hardware e software, tra iOS 9 e OS X 10.11, passando per Apple Watch ( in attesa dell’esordio italiano il prossimo 26 giugno), sotto i riflettori potrebbe finire la questione delle ripartizioni degli introiti tra sviluppatori e Apple : indiscrezioni riportate da Financial Times preannunciano che Cupertino sarebbe pronta a metter mano alle politiche finora adottate in materia di partnership e prodotti digitali, riscrivendo i termini storici delineati da Steve Jobs all’esordio di iTunes Music Store nel 2003.
La ripartizione degli introiti 70/30 tra produttori di contenuti ed Apple ha permesso a Cupertino di imporsi sul mercato, di fatto segnando le tendenze del settore (la stessa ripartizione è stata adottata da Amazon e Google) e convincendo i detentori dei diritti ad abbracciare il mercato digitale: e solo lo scorso anno Apple riferisce di aver pagato in questo modo solo agli sviluppatori di app oltre 10 miliardi di dollari. Tuttavia l’agguerrita concorrenza, sul fronte app da parte di Android e su quello dei contenuti da parte di sistemi ad abbonamento tipo Spotify hanno convinto anche Apple a lanciarsi nei servizi di streaming eha riorganizzarsi per continuare ad offre quantità e qualità di contenuti: per questo sembra ora stia considerando di diminuire la fetta di introiti rivendicata per sé.
Le novità dovrebbero riguardare inizialmente Newsstand, l’offerta digitale di giornali e magazine, ed in generare gli abbonamenti e gli acquisti in-app, oppure, secondo altre fonti , si dispiegherà su tutti quegli abbonamenti legati ai device con la Mela piuttosto che all’App Store: al centro vi sarebbe insomma inizialmente l’offerta di Apple TV, che al momento in effetti langue dal punto di vista della quantità dell’offerta.
Qualche che sia il passo iniziale, la novità sembra destinata ad essere adottata guardando al prossimo (ed atteso) annuncio (anticipato da Sony) del servizio di abbonamento musicale fondato sull’acquisizione di Beats: proprio questa sembra essere l’altra grande novità destinata a riempire la conferenza di San Francisco.
A proposito di tale servizio e della ripartizione degli introiti, alcune fonti parlano della possibilità che Apple decida di tenere per sé solo il 15 per cento delle entrate generate con il servizio di abbonamento. Un’offerta – secondo Apple – particolarmente allettante per i detentori dei diritti e necessaria a rendere ricca il catalogo del suo nuovo servizio.
La conferenza sarà trasmessa in diretta streaming da Apple a partire dalle 19 italiane e si potrà seguire a mezzo Safari e non solo .
Claudio Tamburrino