Tra il keynote della WWDC e un evento Apple come quello dello scorso marzo c’è una bella differenza… Apple organizza sovente degli eventi ad hoc per presentare nuovi prodotti, tipicamente hardware, mentre la WWDC è la conferenza degli sviluppatori, ed è principalmente dedicata alle novità software, agli strumenti per realizzarlo, e alle novita dei sistemi operativi (che vengono aggiornati a cadenza annuale). Questo non significa che al keynote della WWDC sia vietato parlare di hardware, anzi, spesso Apple sfrutta questa cassa di risonanza quando presenta qualche novità hardware di una certa rilevanza: è stato così, per esempio, per la presentazione dei MacBook Pro Retina nel 2012, e dei Mac Pro l’anno successivo. Ma altrettanto spesso ci sono delle WWDC senza alcun nuovo hardware, e quello di quest’anno è stato uno di questi, nonostante le numerose voci intorno ai nuovi MacBook Pro .
Quella di quest’anno è stata una WWDC lunghissima e incentrata su cinque argomenti: i quattro sistemi operativi portati avanti da Cupertino (dedicati alle quattro tipologie di dispositivi) e un nuovo strumento di apprendimento della programmazione, Swift Playgroud (il che spiega anche la grafica del logo scelto per la WWDC di quest’anno). Le novità sono davvero tante, quindi cercheremo di dare una panoramica sui quattro argomenti, concentrandoci su quali potrebbero essere gli aspetti più strategici per la casa della Mela. Ci sarà tempo per scoprire tutti i particolari delle novità nei prossimi mesi, prima dei rilasci ufficiali, tutti gratuiti e tutti previsti per il prossimo autunno.
Partiamo dal sistema oeprativo più “piccolo”, watchOS . La prossima release del sistema operativo dello smartwatch di Apple porterà con sé numerose novità , riassumibili a mio avviso in tre parole: salute , interfaccia , e velocità . Non è dato sapere se l’hardware utilizzato durante il keynote fosse quello degli Apple Watch attualmente in vendita, o se fosse già una versione aggiornata, ma è certo che tutto sembrava girare molto più velocemente, in particolare il lancio delle app. Queste ultime (o comunque una selezione di esse, quelle a noi favorite) si potranno poi scorrere in una modalità molto simile a quello che si fa normalemte con iOS, un po’ come si fa adesso con gli sguardi.
Tra le app, importanti miglioramenti riguarderanno il comparto dedicato al benessere, con maggiori dettagli durante le sessioni di allenamento, la possibilità di condividere le proprie performance e nuovi stimoli che danno la giusta motivazione per tenersi in forma, incluso un invito a dedicare qualche minuto della propria giornata per respirare profondamente, così da ridurre lo stress e trarre giovamento per fisico e mente.
Ovviamente non poteva mancare un restyling grafico generale dell’interfaccia, con diversi nuovi quadranti e nuove opzioni per la messaggistica (che incontreremo anche più avanti in iOS). A livello funzionale ritroviamo invece altre novità interessanti: l’intergazione con HomeKit per il controllo dell’automazione domestica (anche questo lo ritroveremo più avanti in iOS), la possibilità di effettuare delle chiamate di emergenza semplicemente con una pressione prolungata del pulsante laterale, e la possibilità di sbloccare automaticamente il Mac, senza inserire password, se si ha al polso il proprio Apple Watch.
Nonostante le molte novità, la presentazione di watchOS 3.0 è passata abbastanza velocemente, perché gli argomenti di cui parlare erano molti, e altrettanto velocemente è passata anche la presentazione della prossima relase di tvOS , anche perché qui le possibilità di modifica sono più limitate… ma non per questo meno interessanti . Dopo aver snocciolato alcuni dati, come le 6mila app disponibili (tra cui 1300 canali video) si parte da Siri , che finalmente può interagire anche con le app di terze parti, per esempio per chiedere di cercare un video su YouTube, o per regolare la temperatura di un termostato collegato a HomeKit , che entrerà anch’esso a far parte delle possibilità di controllo di AppleTV . “Il futuro della TV sono le app” ha dichiarato Eddy Cue, cosa abbastanza prevedibile se si pensa che le smart-TV sono di fatto dei veri e propri computer (semplificati) collegati ad grande schermo e una o più fonti di dati… Ma torniamo a tvOS: la prossima versione del sistema che governa la piccola AppleTV offrirà un restyling completo delle app Foto e Musica, seguendo di fatto quello che vedremo più avanti per iOS, ma a livello pratico ci sarà un’altra piccola novità interessante, una nuova app da scaricare sull’iPhone per “telecomandare” AppleTV in modo ancora più pratico. Tornando a Siri, resta da chiedersi se in occasione dell’aggiornamento potremo sfruttarne le potenzialità anche in Italia…
Arriviamo così ai Mac , e arriva l’ora di dimenticarsi della “X”… un po’ per coeranza con tutti gli altri nomi, un po’ per voler rimarcare (come abbiamo già detto ) la volontà di Apple di tenere ben distinti i sistemi dei diversi dispositivi, “OS X” perde la “X” e diventa semplicemente “macOS”, com’era in passato… e per la precisione, la prossima release si chiamerà macOS Sierra . Tralasciando le novità (comunque interessanti) di applicazioni come Foto (novità che, come abbiamo già visto, coinvolgono anche Apple TV, e rientrano nelle lista delle modifiche di iOS che tratteremo a breve) macOS Sierra porterà con sé una buona dose di migliorie interessanti .
La prima grande novità è l’arrivo di Siri , che entra in scena sul Mac già con caratteristiche molto avanzate: Siri interagisce con molte applicazioni, anche mentre state facendo tutt’altro… per esempio, mentre scrivo questo articolo, potrei chiedere a Siri di far partire un certo brano musicale, di mandare un messaggio a mio cognato, o di mettere a calendario la riunione di lunedì prossimo. Siri offre anche un elevato livello di interattività col Finder: possiamo chiederle quanto spazio libero mi rimane sul Mac, quali sono i documenti sui quali ho lavorato settimana scorsa, o quali sono i file “.zip” presenti nella cartella di download.
Un’altra grande novità di Sierra è l’introduzione di Apple Pay per i pagamenti sul web, che saranno sempre accompagnati dal riconoscimento tramite il Touch ID dell’iPhone. Parlando di interattività con i dispositivi mobile di Apple, oltre allo sblocco automatico con Apple Watch al polso (del quale abbiamo già accennato sopra), la casa della Mela rimarca sia l’utilizzo di iCloud come spazio di unione di tutti i propri dispositivi (in particolare per l’accessibilità ai propri documenti e, novità, la configurazione del desktop) sia per quello che potrebbe essere visto come un potenziamento di handoff … con le prossime versioni dei sistemi operativi di Apple, il classico copia&incolla funzionerà anche tra dispositivi differenti: potrò copiare il testo di qualcosa che sto visualizzando sull’iPad, e incollarlo in un documento aperto sul Mac. L’ultima piccola grande novità vista ieri riguardo macOS è l’ottimizzazione dello spazio su disco: macOS potrà cancellare file duplicati e obsoleti (cache di Safari, vecchi file temporanei, o installer di applicazioni già presenti) o archiviare i documenti più vecchi su iCloud per recuperare spazio utile su disco.
Infine (ultimo tra gli OS analizzati, ma non ancora ultimo argomento di discussione) arriviamo a iOS . La prossima versione sarà la numero 10 , ed Apple ha pensato a 10 grandi novità da introdurre in quello che dovrebbe essere il più grande aggiornamento di iOS visto finora. Evitando di fare l’elenco numerato proposto da Apple durante il keynote, e tralasciando alcune novità a mio avviso minori, come il resyling di News (tra parentesi in Italia ancora assente, come del resto Apple Pay), partiamo da quelle novità di cui abbiamo già accennato sopra.
Una di queste è Foto , che sarà aggiornata anche in macOS ed Apple TV. Foto in iOS 10 (oltre ad un’interfaccia rinnovata) includerà una funzione chiamata Memories: Memories esamina foto e video di tutta la libreria, trova gli eventi più significativi, le persone o i viaggi, e li ripropone in una raccolta, dalla quale si può produrre in automatico un video completo di titoli, musica e transizioni, realizzato secondo diversi stili selezionabili dall’utente.
L’altra novità di cui abbiamo accennato sopra è l’ampliamento di HomeKit : tramite un’app dedicata si potranno selezionare le varie categorie di dispositivi da comandare, e realizzare una sorta di macro-comandi legati ad alcuni eventi. Per esempio: quando vado a letto chiudi tutte le finestre, e spegni le luci; quando torno a casa, alza il riscaldamento (o “accendi il condizionatore”, visto che stiamo andando verso l’estate), il tutto governabile anche da AppleWatch o da AppleTV tramite Siri.
Siri porta a sua volta molte novità in iOS 10, la più importante della quali è l’ apertura alle applicazioni di terze parti : finalmente potremo dire a Siri non solo di mandare un messaggio con l’applicazione di messaggi di Apple, ma anche un messaggio WhatsApp o di qualsiasi altra app che deciderà di integrare il supporto a Siri. La stessa apertura verso le applicazioni di terze parti la ritroveremo anche nell’app telefonica, che integrerà tutte le possibili chiamate VoIP con app di terze parti, mentre il motore di Siri servirà a gestire la scrittura predittiva di messaggi: per esempio se vostra moglie vi chiede (tramite messaggio) il numero di telefono di una certa persona che avete in rubrica, il motore di Siri vi preparerà come suggerimento di risposta al messaggio il numero telefono di questa persona.
Continuando a parlare di messaggi, Apple sostiene che l’ app Messaggi di iOS è una delle applicazioni utilizzate più frequentemente dagli utenti, cosa che forse vale negli USA, dove iPhone ha una percentuale di diffusione molto maggiore che nel resto del mondo (da noi sono sicuramente più diffusi altri servizi di messaggistica, tipo WhatsApp o Telegram). In ogni caso, Apple si è messa molto d’impegno, realizzando anche due demo nel corso del keynote, per mostrare al pubblico le novità introdotte in questa applicazione: tutto molto simpatico ma limitato al mondo Apple e quindi di interesse relativo. Tra emoji maggiorati, effetti speciali, personal touch (in stile AppleWatch) e sticker di vario tipo, personalmente ho trovato interessante il messaggio che arriva mascherato (Apple lo chiama “effetto inchiostro invisibile”) e che diventa leggibile solo quando il destinatario ci passa il dito sopra: si tratta di un modo simpatico per fare una sorpresa (o uno scherzo) al nostro interlocutore.
Ma passiamo a qualche app più interessante: Mappe è stata completamente ridisegnata per offrire la possibilità di interagire con altre app o servizi, per esempio per prenotare direttamente da Mappe un tavolo presso un ristorante, o prenotare un tragitto tramite Uber. Anche gli algoritmi che preparano i tragitti di navigazione sono stati perfezionati, in modo tale che il percorso segnalato sia quello che mi meglio si adatta alle nostre abitudini, ai nostri appuntamenti, o al fatto che dobbiamo passare dal benzinaio.
Un’altra app che necessitava di miglioramenti (e fortunatamente li ha ricevuti) è Musica : ora è possibile distinguere in modo chiaro la nostra libreria dalla musica proposta col servizio Apple Music (che al momento conta 15 milioni di abbonati paganti) e sarà possibile scorrere il testo della canzone che stiamo ascoltando.
Al di là delle riscritture delle app, iOS 10 offrirà un 3D-Touch potenziato per mostrare non solo un elenco di possibili comandi, ma anche un’anteprima delle informazioni più importanti dell’app, e anche il centro di controllo e la schermata di blocco saranno completamente differenti: le notifiche saranno più interattive e permetteranno, per esempio di visualizzare direttamente i video e rispondere senza entrare nell’zpp anche se su questo aspetto m’immagino possibili problematiche di privacy.
Proprio in materia di privacy , Apple tiene a sottolineare come le app utilizzino cifratura end-to-end per proteggere i dati degli utenti, rendendoli illeggibili da Apple e da terze parti, in modo da evitare qualsiasi profilazione. iOS 10 utilizzarà inoltre l’intelligenza on-device per identificare persone, oggetti e ambientazioni in Foto, sempre per evitare qualsiasi possibile interferenza con la privacy dell’utente.
Ultimo ma non per questo meno importante (anzi, per certi aspetti è forse la novità più inaspettata ma gradita di questo keynote) è l’arrivo di Swift Playgrouds . Per chi non lo sapesse Swift è un linguaggio di programmazione open source ideato da Apple e presentato per la prima volta agli sviluppatori nel corso della WWDC di due anni fa . Swift PlayGround è un’app per iPad che insegnerà la programmazione dall basi.
L’applicazione si rivolge ai bambini, ma anche a chi è completamente a digiuno di programmazione, e permetterà di partire dai concetti più semplici per arrivare a veri propri esempi di programmazione da scrivere su iPad grazie ad una tastiera pensata ad hoc con tutti i caratteri, i simboli e i richiami alle funzioni utili al concetto che stiamo sviluppando. Il codice scritto con Swift Playgrounds è codice vero a tutti gli effetti, e oltre ad essere testato su iPad potrà essere importato in Xcode per compilare delle vere e proprie applicazioni per iOS o macOS. Si tratta di un’iniziativa sicuramente lodevole, visto che si parla sempre più spesso della necessità di educare i giovani alla programmazione, e l’anteprima di Swift Playgrounds è disponibile da subito per gli iscritti all’Apple Developer Program, oltre che essere disponibile con la beta pubblica di iOS 10 il prossimo luglio; la versione finale di Swift Playgrounds sarà invece disponibile in autunno (come tutti gli altri prodotti di cui abbiamo parlato oggi) e sarà completamente gratuita.
In definitiva, quello di ieri è stato un keynote completamento votato allo scopo della WWDC, ovvero al lavoro degli sviluppatori. Al di là di Swift Playgrounds, molte delle novità introdotte in tutti gli altri OS prevedono sotto diversi aspetti un ampliamento (un’apertura) delle funzionalità di sistema alle app di terze parti, il che non potrà che far piacere agli sviluppatori del mondo Apple, che potranno creare app dotate di nuove e interessanti funzioni. Ora non resta che attendere queste nuove funzioni, oppure darsi da fare personalmente imparando a programmare con Swift.
Domenico Galimberti
blog puce72
Gli altri interventi di Domenico Galimberti sono disponibili a questo indirizzo