Le previsioni degli analisti si sono rivelate azzeccate: Apple ha scelto il palcoscenico della WWDC 2020 per annunciare lo sviluppo di processori ARM da destinare alla linea di computer Mac. Un progetto noto internamente con il nome in codice Kalamata, protagonista negli ultimi mesi di numerosi rumor e indiscrezioni.
Processori ARM per Mac: l’annuncio di Apple
La disponibilità sul mercato non sarà immediata, bisognerà attendere almeno qualche mese nella più ottimistica delle ipotesi. Il gruppo di Cupertino adotta dunque anche per il catalogo Mac lo stesso approccio già sperimentato con successo in ambito mobile con i chip destinati alla gamma iPhone e iPad, esercitando così un maggiore controllo sulla componente hardware dei prodotti, gestendolo in modo più diretto e potendo di conseguenza spingere sul fronte dell’ottimizzazione.
Un cambiamento che dallo stesso Tim Cook è stato definito storico, il più importante da quando ormai 15 anni fa Steve Jobs salì sul palco per annunciare il passaggio da PowePC alle soluzioni Intel. E proprio il produttore di Santa Clara potrebbe risentire della scelta annunciata oggi dalla mela morsicata.
Per semplificare il lavoro degli sviluppatori e rendere il codice già scritto pienamente compatibile con il nuovo hardware sarà possibile impiegare Rosetta, software di emulazione introdotto nel 2006 e abbandonato qualche anno più tardi.
Ci sarà modo già nei prossimi giorni per tornare sull’argomento e valutare in prospettiva cosa comporterà questo importante annuncio per il gruppo di Cupertino.