Durante la WWDC21, Craig Federighi ha fatto un vero e proprio “salto nel buio” andando a presentare le novità software con cui il gruppo intende alzare l’asticella sul fronte della privacy. Si è trattato di un passaggio molto rapido all’interno dell’intera presentazione, ma con spunti molto importanti circa il modo in cui Cupertino intende difendere gli utenti che utilizzano i dispositivi del gruppo.
WWDC21: l’impegno Apple per la privacy
Queste le quattro novità annunciate, per le quali saranno presumibilmente disponibili ulteriori novità di dettaglio fin dai prossimi giorni:
- Mail Privacy Protection nasconde il tuo indirizzo IP, la tua localizzazione e lo status della mail (aperta o meno): così facendo l’utilizzo della posta elettronica viene tutelato, evitando che altre persone possano entrare in possesso di informazioni relative non solo ai contenuti, ma anche e soprattutto circa il comportamento dell’utente in fase di lettura;
- Safari contribuisce a proteggere l’utente dal tracking online durante la propria navigazione: Apple entra così in un tema centrale per Google e molto importante sarà capire ciò che Safari farà esattamente per limitare il tracking (con relativa ricaduta sul mondo ads);
- App Privacy Report notifica la trasmissione dei dati da parte delle singole app, con informazioni di dettaglio utili a comprendere in modo estremamente capillare cosa fanno le singole app, quando ed eventualmente perché;
- Siri è stato ripensato per far sì che l’audio registrato non lasci mai il dispositivo, a piena tutela dell’utente e del contesto in cui agisce: le domande poste all’assistente vengono pertanto immediatamente interpretate per fornire una reazione istantanea, senza trasmissione remota nella quale si perde chiaramente il controllo dell’audio.
Sul fronte della privacy si consuma una battaglia trasversale tra alcune delle principali “Big Tech” della Silicon Valley, dunque le novità Apple andranno lette anche e soprattutto alla luce di queste spallate alla ricerca di una posizione di comando nel modo in cui i dati degli utenti potranno o non potranno essere utilizzati, gestiti e monetizzati.