X ha aggirato il ban in Brasile utilizzando gli indirizzi IP dinamici di Cloudflare. L’associazione degli ISP brasiliani (ABRINT) ha spiegato la soluzione tecnica adottata. L’azienda di Elon Musk ha successivamente comunicato che l’accesso al social network era stato ripristinato per errore.
Difficile bloccare gli IP dinamici
Il ban è stato imposto dal giudice Alexandre de Moraes della Corte Suprema perché X non ha rispettato l’ordine di chiudere alcuni account, gestiti da sostenitori dell’ex Presidente Jair Bolsonaro, che diffondevano false notizie sulle elezioni e pubblicavano contenuti di incitamento all’odio. Gli utenti brasiliani che usano una VPN potrebbero ricevere una multa giornaliera di circa 8.000 euro.
L’accesso al social network è stata ripristinato ieri per alcune ore. X ha modificato l’infrastruttura di rete per utilizzare gli indirizzi IP dinamici di Cloudflare. Contestualmente ha distribuito un aggiornamento automatico per le app che ha permesso agli utenti brasiliani di accedere al social network. Secondo l’associazione dei provider, la modifica è intenzionale perché ora X usa un servizio più lento del suo.
ABRINT evidenzia che il blocco degli indirizzi IP dinamici è quasi impossibile, in quanto cambiano frequentemente. Finora, gli ISP potevano rispettare l’ordine del giudice perché X usava indirizzi IP statici. Non è ovviamente possibile bloccare tutti gli indirizzi IP di Cloudflare perché sono condivisi tra altri servizi, inclusi quelli offerti da governo e banche brasiliane.
Anatel (equivalente all’italiana AGCOM) ha fornito agli ISP istruzioni tecniche per bloccare l’accesso a X. Cloudflare ha accettato di isolare il traffico proveniente da X. Un portavoce dell’azienda californiana (in realtà sembra che la sede sia stata spostata in Texas) ha dichiarato che l’accesso è stato ripristinato inavvertitamente e temporaneamente, dopo il passaggio a Cloudflare.