X ha recentemente aggiornato la sua politica sulla privacy, introducendo la possibilità per “collaboratori” di terze parti di utilizzare i dati degli utenti per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale. Questa mossa segue le orme di altre piattaforme e organizzazioni mediatiche che stanno valutando la concessione in licenza dei dati come potenziale fonte di entrate. Tuttavia, gli utenti avranno la possibilità di rifiutare esplicitamente tale utilizzo dei loro dati.
Post di X usati per addestrare l’AI, se l’utente non si oppone
Nella sezione aggiornata dell’informativa sulla privacy, X ha spiegato che, a seconda delle impostazioni dell’utente o della sua scelta di condividere i dati, le informazioni potrebbero essere condivise con terze parti per scopi indipendenti, incluso l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale generativi e non generativi.
Attualmente, le impostazioni di privacy e sicurezza consentono agli utenti di attivare o disattivare la condivisione dei dati con Grok di xAI e con altri partner commerciali, ma non è ancora chiaro dove si troverà l’opzione specifica per l’opt-out relativa ai fornitori di IA di terze parti. Si prevede che tale opzione sarà disponibile entro il 15 novembre, data di entrata in vigore dell’aggiornamento dell’informativa sulla privacy.
Modifiche alla conservazione dei dati e avviso sui contenuti pubblici
X ha anche modificato la sezione relativa alla conservazione dei dati, eliminando il riferimento a un periodo specifico di 18 mesi per la conservazione dei dati di identificazione personale. Invece, l’azienda conserverà diversi tipi di informazioni per periodi di tempo variabili, in base alle necessità operative, ai requisiti legali e ai motivi di sicurezza e protezione. Inoltre, X ha aggiunto una nota per ricordare agli utenti che i contenuti pubblici possono rimanere accessibili altrove anche dopo essere stati rimossi dalla piattaforma, poiché motori di ricerca e altre terze parti potrebbero conservarne copie in base alle proprie politiche sulla privacy.
Danni liquidati per lo scraping dei contenuti
Parallelamente alle modifiche sulla privacy, X ha introdotto una nuova sezione “Danni liquidati” nei suoi Termini di servizio aggiornati. Secondo questa disposizione, qualsiasi organizzazione che effettui lo scraping di oltre 1.000.000 di post di X in un periodo di 24 ore sarà responsabile del pagamento di 15.000 dollari USA per ogni milione di post. Questa mossa sembra essere un tentativo di X di proteggere i propri contenuti e potenzialmente generare entrate aggiuntive, in un momento in cui l’azienda sta affrontando sfide finanziarie a causa del ritiro degli inserzionisti e del lento decollo della funzione di abbonamento.