L’ultima frontiera dell’incontro tra media è il Twitter-vote per gli show televisivi . Nell’edizione USA di X-Factor sarà possibile, accanto ai metodi più tradizionali, votare anche attraverso il social network dei cinguettii.
La modalità è semplice: prima di tutto bisogna diventare follower di @TheXFactorUSA . Poi, quando arriva il momento della votazione, si deve inviare un messaggio privato con la propria preferenza. Saranno considerati voti validi solamente quelli inviati attraverso PM e non i normali tweet sullo show (che rimarranno comunque aperti). In piena linea con lo spirito statunitense, dunque, voto segreto . I voti via Twitter saranno limitati ad un numero massimo di 50 per utente (non è specificato se per puntata o per tutta la stagione).
La scelta di Twitter probabilmente non è casuale: è sempre più diffusa (negli Stati Uniti ma ultimamente anche in Italia) l’abitudine al commento in diretta degli show televisivi attraverso appositi hashtag su Twitter, dando vita a una sorta di indefinito spazio pubblico di condivisione e creazione dell’opinione. La possibilità di agire in maniera ancora più diretta su uno show, dunque, è probabilmente una naturale evoluzione che potrebbe portare a una trasformazione della normale fruizione unilaterale del mezzo televisivo a un inizio di “fruizione partecipata” che implichi una doppia direzione del flusso informativo. In questo caso è utilizzato per programmi di intrattenimento ma se ne potrebbe immaginare un uso anche in talk show politici o programmi di inchiesta, in una maniera simile a quella che sta cercando di sperimentare il Guardian recentemente.
X-Factor, però, non è il primo programma televisivo che tenta di muovere dei passi in questa direzione: American Idol aveva dato modo ai propri telespettatori di votare sulla pagina Facebook del programma durante la decima stagione, mentre The Voice dava la possibilità di votare i concorrenti comprando i loro brani su iTunes.
L’intento dell’operazione è chiaramente marketing: per Twitter, che avrà un rilevante incremento di traffico, ma soprattutto per il programma televisivo, che spera di generare un effetto megafono. Il nuovo metodo di votazione porterebbe a un forte incremento del social buzz sul programma, che significherebbe a sua volta un miglioramento dei dati d’ascolto .
Visto da una prospettiva marketing si tratta di mettere il proprio marchio davanti agli occhi di quante più persone possibili e probabilmente per questo scopo, almeno negli USA, non c’è mezzo migliore di Twitter.
Elsa Pili