X non dovrà rispettare il Digital Markets Act

X non dovrà rispettare il Digital Markets Act

Secondo la fonte di Bloomberg, X non soddisfa i requisiti, quindi non verrà designata come gatekeeper e non dovrà rispettare il Digital Markets Act.
X non dovrà rispettare il Digital Markets Act
Secondo la fonte di Bloomberg, X non soddisfa i requisiti, quindi non verrà designata come gatekeeper e non dovrà rispettare il Digital Markets Act.

La Commissione europea ha deciso di non inserire X nell’elenco dei gatekeeper che devono rispettare il Digital Markets Act (DNA). Secondo le fonti di Bloomberg, i risultati ufficiali dell’indagine avviata il 13 maggio verranno pubblicati entro il mese di ottobre. L’azienda di Elon Musk dovrà solo rispettare il Digital Services Act (DSA).

X non raggiunge le soglie minime

I primi sei gatekeeper sono stati designati il 6 settembre 2023: Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft. Il 29 aprile 2024 è stato aggiunto iPadOS ai Core Platform Service. Booking è diventato il settimo gatekeeper il 13 maggio 2024. Nello stesso giorno è stata avviata un’indagine di mercato per stabilire se X deve essere incluso nell’elenco.

DMA gatekeeper

I risultati ufficiali verranno pubblicati entro il mese di ottobre, ma una fonte di Bloomberg ha anticipato che X non dovrà rispettare il Digital Markets Act perché non soddisfa i requisiti minimi: capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro nell’ultimo anno finanziario, entrate annuali in Europa di almeno 7,5 miliardi di euro negli ultimi tre anni, oltre 45 milioni di utenti attivi mensili e oltre 10.000 utenti business all’anno.

Si tratta chiaramente di una buona notizia per Elon Musk, dato che X deve già rispettare il Digital Services Act, essendo una VLOP (Very Large Online Platform). In base ai risultati preliminari dell’indagine avviata a dicembre 2023, l’azienda californiana ha ricevuto tre contestazioni dalla Commissione europea.

Musk ha dichiarato che la legge europea vuole censurare la libertà di parola (in pratica come in Brasile). In caso di sanzione (fino al 6% delle entrate globali annuali) è quasi certo uno scontro in tribunale.

Una legge simile al Digital Services Act potrebbe essere approvata in Australia per cercare di bloccare la disinformazione. Questa è la risposta di Musk:

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
14 set 2024
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