xAI continua la sua crescita vertiginosa. La start-up di intelligenza artificiale di Elon Musk sta cercando di raccogliere ulteriori fondi per aumentare la sua valutazione a 40 miliardi di dollari.
xAI punta a 40 miliardi di dollari per raddoppiare la potenza di calcolo
Secondo le informazioni raccolte dal Wall Street Journal, le discussioni su un nuovo round di finanziamenti sono ancora nelle fasi iniziali. In caso di successo, questo consentirebbe a xAI di aumentare la sua valutazione di 16 miliardi di dollari rispetto al precedente round di finanziamento avvenuto in primavera.
La notizia arriva mentre Elon Musk ha partecipato in videoconferenza all’evento Future Investment Initiative a Riyadh, in Arabia Saudita, giovedì 24 ottobre. Ha spiegato che il suo obiettivo è raddoppiare l’accesso di xAI alla potenza di calcolo, una risorsa molto preziosa per l’addestramento dei modelli, che richiede l’elaborazione di una quantità colossale di dati. Inoltre, consente ai modelli AI di generare risposte rapidamente, il che è essenziale.
XAI possiede già il più grande supercomputer del mondo. Chiamato Colossus e situato a Memphis, nel Tennessee, la struttura dispone di 100.000 processori H100 di Nvidia. A questi si aggiungeranno presto altre 100.000 unità, oltre a 50.000 H200, i chip AI ancora più avanzati del produttore.
La competizione con OpenAI
Una delle missioni del supercomputer è quella di addestrare Grok-3, il cui rilascio è previsto per la fine dell’anno. Secondo Elon Musk, sarà “l’AI più potente al mondo in quel momento“. Per fare un paragone, la seconda versione dell’assistente AI, che è stato addestrato solamente (si fa per dire) su 15.000 processori H100.
Se la valutazione di xAI raggiungesse i 40 miliardi di dollari, sarebbe comunque minima rispetto a quella di OpenAI, il suo più grande rivale. All’inizio di ottobre, infatti, l’azienda guidata da Sam Altman ha raccolto 6 miliardi di dollari, portando la sua valutazione alla sbalorditiva cifra di 157 miliardi di dollari, collocandosi tra le prime tre start-up al mondo insieme a SpaceX e ByteDance, la società madre di TikTok. xAI, invece, sarebbe ancora una delle start-up di maggior valore negli Stati Uniti.
Come promemoria, Elon Musk è in guerra con OpenAI, di cui è stato co-fondatore. Ritiene che l’azienda si sia allontanata dal suo obiettivo principale e ha persino intrapreso un’azione legale contro i suoi amministratori per convincerli a fare marcia indietro, ma senza successo.