Milpitas (USA) – A partire dal prossimo anno la giovane console da gioco di Microsoft , Xbox 360 , subirà un trapianto di cuore: l’attuale processore PowerPC, costruito con una tecnologia silicon-on-insulator (SOI) a 90 nanometri, verrà sostituito con un analogo modello basato su circuiteria SOI a 65 nanometri .
Il nuovo chip sarà costruito da Chartered Semiconductor Manufacturing , con sede in Singapore, lo stesso produttore che già oggi produce, su licenza di Microsoft e IBM , parte dei processori destinati all’assemblaggio di Xbox 360. Chartered è in grado di fabbricare i chip su wafer da 300 millimetri, ed entro la fine dell’anno prevede di migrare parte dei suoi impianti verso la tecnologia a 45 nm.
La società asiatica non ha fornito dettagli tecnici sull’aggiornata CPU per Xbox, ma quel che appare certo è che questa, grazie all’uso di transistor più piccoli ed efficienti, consumerà meno energia rispetto a quella attuale. La prima e più importante conseguenza sarà la minore emissione di calore , un fattore particolarmente importante per migliorare la stabilità e l’affidabilità, specie a lungo termine, di un dispositivo elettronico.
Vi sarebbe proprio il surriscaldamento di alcuni componenti della console alla base degli sporadici crash segnalati da alcuni utenti della prima ora. Sebbene Microsoft sostenga che questi siano casi isolati, è indubbio che l’attuale Xbox 360 non sia esattamente una console “fresca”: testimonianza ne sono le generose dimensioni del sistema di raffreddamento e dell’alimentatore esterno.
C’è chi ipotizza che la nuova CPU avrà dimensioni inferiori a quella attuale, una caratteristica che costringerebbe però Microsoft a riprogettare parte della scheda madre. Altri sostengono che il chip potrebbe beneficiare anche di un incremento di clock , ma l’ipotesi suona ancora più azzardata della prima: non solo aumentarne il clock significherebbe vanificare, almeno in parte, i vantaggi introdotti dalla tecnologia a 65 nanometri sul lato dei consumi, ma risulterebbe anche difficilmente sfruttabile dagli sviluppatori senza inficiare la compatibilità con l’hardware e i giochi esistenti.
Assai più probabile, come pronosticato da alcuni analisti, è che il prossimo processore di Xbox 360 abbia costi di produzione inferiori : ciò potrebbe consentire a Microsoft di raggiungere il punto di pareggio fra costi e introiti in tempi più rapidi.
La CPU di Xbox 360, chiamata in codice Xenon, si basa sull’architettura PowerPC e contiene tre core simmetrici da 3,2 GHz, ciascuno in grado di elaborare fino a due thread per ciclo di clock. Maggiori dettagli si trovano su Wikipedia .
Interessante notare come l’accordo di licenza fra Chartered e IBM vada al di là di Xbox 360 , e permetta alla prima di produrre chip basati sulla stessa architettura di Xenon ma destinati ad una più ampia gamma di dispositivi: computer, set-top box, dispositivi di comunicazione e di rete, computer di bordo per auto e apparati industriali.