New York (USA) – La nuova console targata Microsoft non è ancora arrivata nelle case di tutti i consumatori statunitensi che avrebbero voluto averla. Lo suggerisce un’indagine condotta da NPD Group : Microsoft è riuscita a vendere circa 600mila console , tagliando un traguardo di gran lunga inferiore rispetto alle aspettative degli stessi analisti aziendali.
Con la stagione natalizia ormai alle spalle, appare chiaro che la divisione entertainment di Microsoft non sarebbe riuscita a cavalcare l’onda di questo periodo cruciale nella pianificazione delle vendite. I problemi , secondo osservatori internazionali, sarebbero di ordine logistico. Gli impianti di produzione delle console, come la stessa Microsoft ha reso noto, non sono stati inizialmente in grado di soddisfare le richieste dei negozianti.
Nonostante questo ultimo colpo basso si aggiunga al poco entusiasmante lancio giapponese di Xbox 360, i vertici del colosso di Redmond continuano ad ostentare positività: “Riusciremo a piazzare circa tre milioni di macchine entro marzo”, sostiene il direttore vendite Bryan Lee. “Batteremo Sony”, ha dichiarato il CEO Steve Ballmer riferendosi al leader della produzione mondiale di console, “anche se il Giappone sarà molto difficile da espugnare”.
L’azienda di Bill Gates non ha commentato ufficialmente i dati raccolti da NPD Group, ma analisti hanno espresso qualche dubbio: “Sembra molto difficile che Microsoft riesca a raggiungere gli obiettivi prefissati”, dichiara Gary Cooper della Bank of America . Un giudizio condiviso anche da Richard Sherlund, della Goldman Sachs , che parla addirittura di “risultati deludenti”.
L’avventura internazionale di Xbox 360 sembra andare “liscia” soltanto in Europa, dove sono state vendute circa 300mila console nel giro di pochi giorni dall’uscita della macchine. In aggiunta, il 2006 sarà l’anno dell’entrata in scena delle nuove console di Sony e Nintendo , i più importanti rivali di Microsoft nel mercato dei videogiochi.
Ad un passo dalla saturazione del mercato, prevista per la fine del primo semestre del 2006, c’è persino chi semina zizzania prevedendo tempeste: “La transizione verso la nuova generazione di console si prospetta più difficile del previsto”, indica Michael Wallace di UBS Investment Research , “e nel 2006 potremmo assistere ad un memorabile collasso generale”.
Ad ogni modo, concludono gli esperti di NPD Group, le vendite globali di videogiochi al dettaglio sembrano tendere al rialzo: tanto quanto basta per infondere un po’ di coraggio ai tre protagonisti di questo business game multimilionario.
Tommaso Lombardi