Microsoft ha comunicato il primo, importante segnale di “fine-vita” per Xbox 360, la home console che ha permesso a Redmond di imporsi definitivamente come player di primaria importanza nel business videoludico e che, a distanza di 10 anni, cesserà la fase di produzione di nuove unità.
Phil Spencer, capo del progetto Xbox, ha detto addio a Xbox 360 evidenziando la popolarità raggiunta dalla piattaforma grazie alle serie videoludiche che sono nate e cresciute sulla console, per non parlare dell’accoglienza da parte degli utenti che finora hanno totalizzato 78 miliardi di ore di gioco, 27 miliardi di “achievement” e trofei online e 25 miliardi di ore passate in compagnia delle “app”.
La vita di Xbox 360, come d’altronde quella di quasi tutte le console passate e presenti che hanno raggiunto la popolarità mainstream, non è stata esente da polemiche o “scandali” come l’infame epidemia di Red Ring of Death ; degna di menzione poi è la contesa tecnologica e commerciale tra HD-DVD e Blu-ray, una “guerra” che si è conclusa con la capitolazione di Microsoft e l’adozione del formato promosso da Sony per la sua nuova console.
A 10 anni dal debutto di Xbox 360, la situazione di mercato non potrebbe essere più diversa: l’ottava generazione di home console ha fin qui incoronato PS4 come la piattaforma di elezione dei giocatori duri e puri, e Microsoft è al momento costretta a un inseguimento serrato dopo il disastroso periodo di lancio azzoppato da DRM alwayson, connettività obbligatoria e tutto quanto .
La produzione di console Xbox 360 è terminata, rassicura Microsoft, ma non per questo il videoludo su Xbox 360 va in pensione: il network Xbox Live continuerà a funzionare senza problemi sia per il multiplayer che per l’acquisto di giochi, i server resteranno attivi così come il supporto ufficiale da parte della corporation. La popolarità dei giochi Xbox 360 è destinata a durare anche grazie alla retrocompatibilità recentemente introdotta su Xbox One.
Alfonso Maruccia