In attesa del 21 maggio, data stabilita da Microsoft per la presentazione ufficiale della Xbox di prossima generazione, il numero di indiscrezioni provenienti da fonti più o meno “interne” cresce piuttosto che diminuire. E c’è spazio per tutto , dai sistemi DRM allo sharing, passando per il nome della console.
Le ultime indiscrezioni sulla next-gen di Xbox parlano dunque di un possibile marchio simbolico traducibile in “Xbox Infinity”, marchio che sarebbe già stato registrato in una forma non facilmente rintracciabile presso l’ufficio brevetti statunitense. Un altro logo, esposto su un profilo Twitter non più disponibile, ricalca invece l’attuale brand “Xbox” senza nuove aggiunte di sorta.
Per quanto riguarda il discusso obbligo di connessione alla rete per avviare i giochi, invece, le “fonti” si fanno più sfumate: la funzionalità c’è ma starà ai publisher stabilire le modalità di “controllo remoto” della legittimità della copia di un gioco, a scelta tra un check-in all’avvio, un controllo in tempo reale o nessun controllo.
Se queste ultime indiscrezioni risultassero corrette, la Xbox “next” sarebbe molto simile a un PC non solo per l’hardware – APU AMD simil-PS4, dicono le fonti – ma anche per i sistemi DRM basati sull’utilizzo della connessione a Internet.
Anche sulla prossima Xbox ci sarà poi spazio per funzionalità di “sharing” e cattura di spezzoni video equivalenti a quelle già presenti su PlayStation 4 , sostengono le gole profonde videoludiche, mentre gli “Achievement” (amati o ferocemente odiati da diverse categorie di videogiocatori) prenderanno il posto dei contenuti scaricabili a pagamento (DLC) e le liste di amici assomiglieranno ai follower di Twitter.
Alfonso Maruccia