A non poca distanza dalla prima presentazione ufficiale di “Knights Landing”, Intel ha ora annunciato la disponibilità delle nuove unità di calcolo HPC (High Performance Computing) per i consumatori finali. I chip Xeon Phi di nuova generazione non necessitano di bus esterno e forniscono vantaggi sensibili in tutti gli scenari operativi, sostiene Chipzilla.
La linea di chip Knights Landing è infatti caratterizzata dal fatto di essere basata sulla tradizionale tecnologia x86 e di essere avviabile, al pari di una qualsiasi CPU consumer: Xeon Phi non è più vincolato al bus PCI-Express come le GPU, dice Intel, fatto che in definitiva “offre una maggiore scalabilità” e permette di “gestire una più ampia varietà di carichi di lavoro e di configurazioni rispetto agli acceleratori.”
Xeon Phi offre una performance di picco da 3 teraflops in doppia precisione e 8 teraflops in singola precisione, e integra 16 gigabyte di memoria MCDRAM ad altissima banda (500GB/s) che può essere utilizzata sia come cache ad alta velocità che come spazio di memoria aggiuntivo rispetto alla RAM di sistema.
I chip Xeon Phi supportano un indirizzamento massimo di 384 gigabyte di RAM DDR4, sono disponibili in quattro diversi modelli (7290, 7250, 7230, 7210) con numero di core computazionali variabile da 72 a 64, frequenza variabile da 1,5GHz a 1,3GHz e prezzo compreso tra 6.254 e 2.438 dollari. Un altro vantaggio del prodotto è la possibilità di lavorare con gli stessi linguaggi e ambienti di sviluppo supportati dalle tradizionali CPU x86 della linea Xeon.
Intel parla infine di vantaggi velocistici importanti rispetto alla concorrenza, sottolineando l’interesse dei clienti che hanno già acquistato “decine di migliaia” di Xeon Phi di precedente generazione (nome in codice “Knight’s Corner”) e pronosticando l’incremento delle vendite fino a oltre 100.000 unità entro l’anno. La concorrenza, nel frattempo, non sta certo a guardare .
Alfonso Maruccia