L’acquisizione di HP da parte di Xerox non s’ha da fare. Ora ci sono altre priorità, a partire dall’esigenza di fronteggiare con ogni mezzo e risorsa possibile l’emergenza coronavirus. Dell’operazione si parla ormai da diversi mesi, fin da quando a novembre è stata confermata una prima offerta, rispedita al mittente poco dopo. Stesso esito per una seconda proposta avanzata mettendo sul piatto più quattrini, arrivando a 35 miliardi di dollari.
COVID-19: no all’affare Xerox-HP (per ora)
L’incontro tra i vertici delle due società previsto pianificato nel mese di maggio non andrà in scena, per ovvi motivi legati a COVID-19. Tutto archiviato, dunque? Al momento sì, ma le trattative potrebbero riprendere più avanti, magari in vista del prossimo meeting annuale degli azionisti HP che però andrà in scena solo a 2021 inoltrato. Questa la breve dichiarazione affidata dall’azienda di Palo Alto a un comunicato.
HP desidera ringraziare gli azionisti, i partner, i clienti e i dipendenti per i loro input e per il supporto continuo dimostrati attraverso questo processo.
Di tono differente invece la posizione di Xerox che vede così sfumare la possibilità di una mossa (fortemente voluta tra gli altri dall’azionista Carl Icahn) che, nell’ottica della società, avrebbe portato benefici per entrambe le parti in causa.
Sebbene sia un passo spiacevole, stiamo dando priorità alla salute, alla sicurezza e al benessere dei nostri dipendenti, clienti, partner e azionisti come risultato di una ampia risposta alla pandemia che al momento è al di sopra di ogni altra considerazione.
Ricordiamo che in seguito allo split del 2015 (da cui è nata Hewlett Packard Enterprise) e a una successiva riorganizzazione interna, HP ha visto di recente un avvicendamento sulla poltrona di CEO con Enrique Lores subentrato a Dion Weisler a fine 2019.