Xerox ha confermato l’esistenza del problema scoperto dal tedesco David Kriesel sulle macchine della linea WorkCentre, ma ha anche gettato acqua sul fuoco sulla faccenda: il bug c’è, ma le circostanze che possono causare la nascita di artefatti nelle immagini digitalizzate sono piuttosto rare. In ogni caso, fanno sapere da Xerox, molto presto ci sarà una patch che risolverà il problema : nel frattempo, è pronta anche una soluzione tampone.
Nei giorni scorsi David Kriesler aveva mostrato come due diversi esemplari di fotocopiatrici digitali Xerox da lui testati producessero problemi simili digitalizzando e convertendo in PDF un documento: il software della macchina, che utilizza l’algoritmo JBIG2, valuta erroneamente le informazioni acquisite e produce dei risultati non aderenti alla realtà nel corso della compressione. Il risultato sono numeri che sono sostanzialmente diversi nell’originale cartaceo e nel digitale: in particolare, i numeri 6 e 8 possono essere male-interpretati e confusi nel file finale.
Vista l’eco ricevuta dalla notizia, si è scomodato il vicepresidente dell’intera divisione Office and Solutions Business di Xerox, Rick Dastin, che sul blog aziendale ha offerto una spiegazione a quanto accaduto e rassicurato i clienti della sua azienda: “Queste complicanze non hanno alcun effetto sulle funzioni di stampa, copia e di fax tradizionale. La maggior parte dei nostri clienti, infatti, non ha riscontrato nessun tipo di problema – scrive – (…) Premesso ciò, farò un passo indietro per chiarire oltremodo la questione. È importante sapere che i dispositivi Xerox spediti dalla fabbrica sono impostati con il giusto livello di compressione e le impostazioni di risoluzione corrette per la produzione di file scansionati che si prestano alla visualizzazione o alla stampa, pur garantendo un file di dimensioni ragionevoli. Se mantenute, le impostazioni iniziali di fabbrica non generano alcun tipo di sostituzione dei caratteri”.
In altre parole, secondo Xerox sono le specifiche impostazioni adottate da una ristretta categoria di utenti a porre il problema: per ovviare, temporaneamente, alla questione, Dastin consiglia di riportare le configurazioni allo standard di fabbrica , in attesa che sia pronta una patch che potrà essere installata sui dispositivi interessati eliminando la compressione che causa gli artefatti.
In ogni caso, Xerox non si sottrae alle proprie responsabilità : “Percepire e osservare questo inconveniente va contro tutto ciò che rappresenta il patrimonio e il futuro di Xerox. Ci scusiamo per il disagio causato ai nostri clienti. Stiamo lavorando senza sosta per risolvere il problema e collaborando a stretto contatto con i nostri partner e i team del servizio clienti di tutto il mondo, per informare attivamente i clienti e aiutarli a risolvere la questione” conclude Dastin.
Luca Annunziata