Nato come incubatore di laptop economici per favorire la diffusione della società dell’informazione nei paesi emergenti e in via di sviluppo, il progetto OLPC di Nicholas Negroponte si è ora incarnato in un tablet con schermo touch mostrato per la prima volta al CES di Las Vegas di questa settimana.
XO-3 è un tablet a basso costo pensato per l’utilizzo in ambienti non particolarmente accoglienti per i gadget hi-tech, dotato di imbottitura e alimentato a energia solare – o in alternativa caricato con manovella. Lo schermo può essere standard o un LCD sviluppato da Pixel Qi per favorire la leggibilità alla luce del Sole.
La dotazione di XO-3 comprende inoltre un chip SoC ARM ARMADA PXA618 da 1 GHz realizzato da Marvell Semiconductor, connettività WiFi (chip SoC Avastar), 512 Megabyte di memoria RAM, schermo da 8 pollici con risoluzione 1024×768 e supporto per sistema operativo Linux o Android. Il costo? 100 dollari statunitensi.
Rispetto al laptop XO 1,75, dicono da OLPC, il tablet XO-3 usa una quantità significativamente inferiore di energia, “un problema fondamentale” per gli studenti presenti nei paesi in via di sviluppo. Il nuovo gadget touch è “il naturale successore dei nostri laptop attuali”, dice il CTO di OLPC Edward McNierney, con la speranza naturalmente che il dispositivo superi i numeri sin qui raccolti dal progetto, più di 2,4 milioni di unità consegnate in 42 paesi e 25 lingue diverse.
Per quanto riguarda la connettività e il networking, infine, Marvell Semuconductor arricchisce la dotazione di XO-3 con un prodotto accessorio chiamato Smile Plug – un kit di sviluppo WiFi con cui le classi scolastiche potranno creare “micro cloud” su server in grado di supportare 60 diversi dispositivi connessi (laptop, smartphone e tablet).
Riuscirà XO-3 a superare in popolarità il laptop OLPC in un mercato recente ma già particolarmente inflazionato come quello dei tablet e dei gadget touch? La concorrenza è agguerrita, anzi spietata e comprende anche Aakash , il tablet indiano meno costoso al mondo . In quest’ultimo caso si parla già di 1,4 milioni di prenotazioni per un prodotto che dovrebbe costare meno di 50 dollari.
Alfonso Maruccia