Qual è il profilo dell’investitore italiano? A rispondere alla domanda è XTB, rendendo note alcune statistiche piuttosto interessanti. Anzitutto, è giovane: l’età media è diminuita del 32% rispetto al 2018, da 49 a 34 anni circa. Inoltre, si tratta spesso di persone senza esperienza o formazione relative all’attività finanziaria. Dal punto di vista del percorso scolastico e professionale, il 23% ha conseguito una laurea e il 25% svolge un lavoro manuale.
Il profilo dell’investitore italiano, secondo XTB
Alcuni di questi trend mettono in evidenza la necessità di puntare sull’educazione finanziaria. Solo così sarà possibile colmare una lacuna che ha radici storiche nel nostro Paese. Ad affermarlo è l’OCSE, secondo cui l’Italia è all’ultimo posto per alfabetizzazione finanziaria tra 26 paesi. Queste le parole di Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB.
Come XTB, stiamo iniziando a rivolgerci a nuovi investitori, che non avendo esperienza o conoscenza del settore potrebbero preferire ed essere più adatti a prodotti reali, fra cui azioni ed ETF, piuttosto che a prodotti in leva come i CFD. Uno degli obiettivi principali di XTB è infatti quello di offrire materiali formativi completi ed esaurienti, per consentire ai nuovi trader di acquisire le conoscenze necessarie per avvicinarsi al mondo degli investimenti in modo consapevole. Quasi il 70% degli investitori individuali attivi in Italia sulla nostra piattaforma, infatti, non ha avuto esperienze precedenti nel trading CFD, contro il 65% della media.
Nasce così un’iniziativa come la Masterclass XTB dal titolo “Crisi Energetica & Inflazione: come proteggere gli investimenti?”, trasmessa mercoledì 16 novembre alle ore 18:00 sul canale YouTube del gruppo. Chi è interessato a partecipare può iscriversi gratuitamente.
Il broker ha lanciato inoltre un minicorso per imparare a investire. È composto da cinque moduli, ognuno da cinque video, a proposito dei cinque strumenti più negoziati ovvero forex, azioni, criptovalute, commodities ed ETFs. Include sessioni pratiche sulla piattaforma xStation. È disponibile sul sito Scuola di Trading. Ha concluso Koudmani.
L’Italia purtroppo è ancora fra i fanalini di coda nell’alfabetizzazione finanziaria: È quindi fondamentale lavorare come ecosistema per superare gli ostacoli che bloccano lo sviluppo delle competenze finanziarie nel nostro Paese, con un occhio particolare per le generazioni più giovani e con meno esperienza. A maggior ragione nel mondo dei mercati azionari, è cruciale educarsi prima di investire, trattando il trading come se fosse un lavoro qualunque e che necessita dunque di un corposo processo di apprendimento. Chi mai opererebbe una persona senza aver prima studiato medicina?