Nuove indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal parlano di 3mila brevetti Yahoo messi all’asta, un patrimonio tecnologico notevole che nelle intenzioni dovrebbe fruttare fino a 1 miliardo di dollari di guadagni. E l’ennesima conferma – ancorché indiretta – del fatto che oramai la corporation ha deciso di svendere, più che vendersi al miglior offerente.
L’ex-colosso di rete, gigante della preistoria del Web che non è riuscito a tenere il passo con player come l’onnipresente Google, è da tempo alla ricerca di un compratore mentre le valutazioni sul valore del business si sono fatte via via sempre meno generose .
I 3mila brevetti della nuova asta riguardano tecnologie basilari del business di Yahoo come la ricerca Web, l’advertising e l’e-commerce, con titoli che risalgono addirittura al 1996 e includono i brevetti presentati ancora in fase di valutazione presso l’apposito ufficio statunitense (USPTO).
Yahoo ha in seguito confermato la veridicità delle indiscrezioni , parlando di una “opportunità unica” per le aziende di rete di acquisire brevetti fondamentali per qualsiasi business Web. La vendita del resto delle proprietà della corporation riguarderebbe infine un’asta diversa, e includerebbe un altro migliaio di brevetti considerati indispensabili per il loro funzionamento.
Alfonso Maruccia