Dopo il peculiare tentativo di entrare in trattativa per sottoscrivere un accordo per alcuni brevetti ritenuti violati da Facebook attraverso la pressione mediatica, Yahoo! ha deciso di adire le vie legali e denunciare il sito in blu per violazione di proprietà intellettuale .
Come era stato anticipato dalle pagine del New York Times , al centro dell’offensiva vi sono dieci brevetti ( i numero 6,907,566 , 7,100,111 , 7,668,861 , 7,599,935 , 7,269,590 , 7,454,509 , 5,983,227 , 7,747,468 e 7,406,501 ) legati a diverse tecnologie : advertising, personalizzazione dei siti, social networking e scambio di messaggi .
L’accusa è stata ora formalizzata davanti alla corte federale di San Jose, California: Yahoo! riferisce che già altre aziende Web hanno sottoscritto licenze per tali tecnologie e per questo chiede adesso il blocco di Facebook e i conseguenti danni .
Yahoo! punta il dito , in particolare, contro quella che è decisamente una funzione basilare di Facebook: “L’intero modello di social network, che permette agli utenti di creare profili e connettersi con gli altri – dice – si basa sulla tecnologia di social networking brevettata da Yahoo!”.
Il sito in blu si è detto “deluso da Yahoo!, un partner commerciale di lunga data che ha tratto finora beneficio dalla collaborazione con Facebook”.
Secondo alcuni osservatori , d’altronde, da parte di Yahoo! si tratta di una mossa che presterebbe il fianco alle critiche sia perché tira in ballo titoli brevettuali che appaiono per certi aspetti generici, sia perché sembra sottolineare le difficoltà in cui Yahoo! stessa si trova, schiacciata tra le predominanza di Google nel settore dei motori di ricerca e quella di Facebook per quanto riguarda i social network.
Claudio Tamburrino