Ancora pulizie in casa per Yahoo!, con servizi vecchi e nuovi di cui viene annunciata la prossima chiusura per razionalizzare l’offerta: questa volta tra le “vittime” della ristrutturazione avviata da Marissa Mayer c’è un nome eccellente, quello che un tempo era il cuore stesso di Yahoo!, che ora è invece dimenticato e sepolto sotto i colpi del search universale automatico che ha cancellato la selezione manuale delle risorse su World Wide Web. Il 31 dicembre 2014 verrà chiusa Yahoo! Directory , un tempo l’indice più cliccato per orientarsi tra le migliaia di risorse disponibili su Internet .
L’avvento dei crawler, i bot che esplorano il web per indicizzare i siti, e soprattutto lo sviluppo dell’algoritmo pagerank di Google hanno cambiato all’inizio del 21simo secolo il panorama del settore: l’indice curato a mano da personale impegnato a navigare e catalogare tutto quanto disponibile online (o almeno quanto sia possibile raggiungere e navigare secondo le capacità umane) venne rapidamente soppiantato dalla potenza dei sistemi automatici, che nel corso degli anni sono diventati sempre di più in grado di offrire uno spaccato più aggiornato, più tempestivo e più ampio delle informazioni che sono disponibili in rete.
Di fatto, Yahoo! Directory va in pensione 20 anni dopo la sua creazione : un “elenco telefonico” del Web era all’epoca uno strumento piuttosto efficace per catalogare, grazie all’intervento umano, tutto quanto era disponibile online. Il nome stesso di Yahoo! altro non era che un acronimo di questa funzione: Yet Another Hierarchical Officious Oracle descriveva l’approccio scelto per creare un indice consultabile in modo gerarchico delle diverse sezioni e sottosezioni che descrivevano “tutto” lo scibile presente nella rete degli albori. Un approccio che ovviamente finì presto soppiantato per via dell’aumento esponenziale dei siti e dei servizi presenti online, e a causa della maggiore efficienza del search automatico di Google (nel 2002 anche Yahoo! avrebbe iniziato a offrire un servizio di search analogo, fino all’accordo del 2009 con Microsoft per impiegare la tecnologia di Bing).
In questa tornata Directory non sarà l’unica vittima: faranno la stessa ingloriosa fine anche Yahoo! Education, che non ha svolto fin qui il ruolo di accentratore e mediatore delle attività tra discenti e insegnanti (almeno non quanto sperato), e il servizio acquisito non molti mesi fa Qwiki. Quest’ultimo cesserà le operazioni il 1 novembre, e la tecnologia per creare brevi filmati partendo dalle foto scattate da un cellulare sarà integrata in altri servizi di Yahoo!.
Luca Annunziata