Al suo primo incontro con gli investitori nel ciclo di conferenze organizzato dalla banca d’affari statunitense Goldman Sachs, il nuovo CEO di Yahoo! Marissa Mayer non ha mostrato particolare soddisfazione per i risultati finora acquisiti dalla partnership con Microsoft nella ricerca sul web. Con BigM, il portale in viola non è riuscito a guadagnare la quota di mercato desiderata, almeno non quella necessaria ad aggredire il solido primato detenuto da Google .
Stipulata nel 2010, l’alleanza decennale tra le aziende di Sunnyvale e Redmond avrebbe permesso un aumento reciproco delle rispettive quote di mercato nel search globale, per ridurre progressivamente la fetta guadagnata dal motore di ricerca made in Mountain View . Nell’intervento di Mayer a San Francisco si spiega come Yahoo! e Microsoft non sono riuscite a sospingere i propri fatturati , limitandosi ad un semplice scambio di quote senza intaccare in alcun modo il predominio di BigG.
Nei dati diramati dalla società d’analisi ComScore , quello di Google resta il motore di ricerca più utilizzato con una quota pari al 66,7 per cento dell’intero mercato statunitense . Oltretutto, la stessa quota detenuta da Mountain View non è stata in alcun modo intaccata nei due anni precedenti. Dal 2010, le due fette di mercato per Yahoo! e Microsoft sono scese, rispettivamente, al 12 e 16 per cento.
Per l’azienda di Sunnyvale, il grosso problema resta quello legato alle impression, il cui volume dovrà aumentare come ammesso dalla stessa Mayer agli investitori di Goldman Sachs. Il nuovo CEO di Yahoo! dovrà innanzitutto stimolare una crescita significativa nell’attuale livello di utilizzo dei servizi online da parte degli utenti, appunto passando per una maggiore personalizzazione dei contenuti e soprattutto attraverso strategie in mobilità più definite.
A questo proposito, il portale in viola ha annunciato l’acquisizione di Alike, società di sviluppo mobile che permette agli utenti di condividere i propri luoghi preferiti in modo molto simile al meccanismo dei tag su Facebook. Mistero sulla cifra versata da Yahoo! per inglobare Alike nella sua divisione Mobile. L’azienda di Sunnyvale sfrutterà le raccomandazioni a livello locale per attirare gli utenti verso i suoi servizi in mobilità.
Mauro Vecchio