Roma – Si sollevano nuovi polveroni nel mondo sempre più competitivo dei motori di ricerca e delle mosse con cui i tre big Google, Yahoo! e Microsoft mostrano i muscoli, tentando di guadagnare un vantaggio sui rivali e conquistare fette importanti di un mercato in apparenza sempre più ricco. Ed è così che ieri il big di Redmond ha presentato la sua risposta ai servizi di Yahoo Overture e di Google AdWords . Non parliamo di noccioline, parliamo di un enorme business pubblicitario, quello del search advertising , capace di determinare da solo il peso in rete di queste net company.
Fino al 2006 Microsoft e il suo MSN Search si appoggiano per la pubblicità testuale collegata ai risultati della ricerca proprio ai servizi di Overture. Ma questa situazione cambierà con l’arrivo di un sistema basato su tecnologie sviluppate internamente da Microsoft e che consentiranno all’azienda di Bill Gates di competere su questo ricchissimo e fertile terreno, del quale oggi detiene solo una piccola parte.
Tra le novità che il sistemone Microsoft dovrebbe introdurre nel settore c?è anche la possibilità per gli inserzionisti di acquistare non solo link testuali ma anche banner e altre forme di spot personalizzati sulle proprie esigenze e sempre collegati alle ricerche effettuate online dagli utenti. Inoltre, Microsoft fornirà ai clienti alcuni dati sul profilo dell’utente che cliccherà su quei banner qualora si tratti di un utente registrato nel circuito di MSN e Hotmail.
Da parte sua, Yahoo! sta ormai dando gli ultimi ritocchi a quello che è stato chiamato Yahoo! 360 , un progetto che dalla fine di marzo unirà in una piattaforma unica blogging e social networking , due settori in grande espansione che potrebbero rivelarsi decisivi nella competizione tra i grandi portaloni della ricerca.
Da quanto fin qui trapelato, il progettone è l’evoluzione di Mingle , il nome in codice con cui da circa un anno un team di Yahoo! sta lavorando a quelle che vengono considerate novità fondamentali: l’idea di fondo è di dare nuovi strumenti all’attività di blogging , ad esempio consentire di inserire in un blog facilmente i contenuti di un forum di discussione attivo su altri spazi web, di pubblicare album fotografici e aggiungere settori di contorno ai contenuti principali offerti dal blog. Il tutto condito dalla possibilità di far “girare” il proprio blog all’interno della propria rete di contatti o di aprirlo tutto o in parte ai soli contatti selezionati.
Tutto questo potrebbe tradursi in nuovi e più ampi contenuti pubblicati sul network di Yahoo! dai suoi 165 milioni di utenti registrati , il che avrebbe sul piano strategico l’effetto di attirare ulteriori utenti.
Ma Yahoo! non è solo in tutto questo, visto che da tempo il rivale Google offre piattaforme integrate di blogging ( Blogger.com ) e di social networking ( Orkut ) e sulla stessa linea si stanno muovendo i rivali, in particolare MSN.com di Microsoft e Ask Jeeves .
Di interesse segnalare che Yahoo! ha scelto di diffondere Yahoo 360 così come ha fatto Google con il suo servizio email Gmail : tramite inviti . Google sembra proprio aver fatto scuola, visto che a partecipare a Yahoo 360 sarà inizialmente una schiera selezionata degli utenti Yahoo! che a loro volta potranno via via invitare amici e conoscenti ad entrare nel giochino. Ed è dunque ancora più interessante il fatto che da qualche ora, in modo del tutto casuale, Google offra un’attivazione Gmail ad alcuni di coloro che accedono a Google.com : una novità che non ha mancato di attirare l’attenzione. Per il momento l’offerta viene presentata circa una volta ogni venti accessi, ma nelle prossime settimane potrebbe diventare più frequente.
Infine Google in gran spolvero aggredisce i rivali anche sul fronte della ricerca locale . Ha infatti varato un nuovo tool che consente alle imprese di aggiornare e aggiungere le informazioni relative ai propri profili, comprensive di indirizzi, orari di apertura e via dicendo: le “pagine gialle” del motorone di Mountain View si candidano dunque a diventare un riferimento obbligato per l’utenza americana. Per ora infatti il Local Business Center è un tool a disposizione delle sole imprese a stelle e strisce. Va detto peraltro che Yahoo! ha anche investito molto nello stesso settore, tanto per cambiare, e già offre alcuni degli strumenti messi a punto da Google, ulteriore testimonianza di un testa-a-testa all?ultimo respiro.