Yahoo!, milioni per il marchio

Yahoo!, milioni per il marchio

Il portale viola, non più tanto search engine, punta 100 milioni sul proprio brand. Parole d'ordine: personalizzazione, social networking e semplicità d'uso
Il portale viola, non più tanto search engine, punta 100 milioni sul proprio brand. Parole d'ordine: personalizzazione, social networking e semplicità d'uso

Lo scoglio delle inchieste antitrust non può dirsi ancora superato del tutto, ma già Yahoo! proietta le sue attenzioni su quelle che d’ora in poi saranno le sue priorità aziendali . Superato l’impatto iniziale dell’ accordo con Microsoft sulla ricerca e l’advertising online, la storica net company lancia una campagna pubblicitaria da 100 milioni di dollari nel tentativo di riacquistare l’appeal perduto presso gli utenti.

Tutti questi denari verranno sostanzialmente spesi per promuovere le modifiche già implementate nei vari servizi offerti da Yahoo! a cominciare dalla home. La campagna sottolineerà con adeguata enfasi la possibilità di personalizzare la “Yahoo! experience” dei singoli netizen attraverso la selezione specifica degli interessi e delle fonti, la modifica delle appliance da utilizzare nel proprio spazio personale anche per mezzo di codice di terze parti, e via elencando.

La vocazione di Yahoo! (così come impone la vulgata dei tempi di Twitter e Facebook) è sempre più social, ma al centro degli interessi dell’azienda continuano a esserci l’utente e le sue esigenze . “It’s Y!ou” recitano ossessivamente le slide pubblicitarie photoshoppate che nel prossimo periodo (a settembre negli States, a ottobre in UK e India e nel 2010 nel resto del mondo) prevedibilmente invaderanno i mezzi di comunicazione vecchi e nuovi.

“La nostra vision è essere al centro della vita online delle persone, nel posto in cui il loro mondo incontra un mondo più ampio” dice il vicepresidente e Chief Marketing Officer di Yahoo! Elisa Steele nella press release, descrivendo un nuovo branding “focalizzato sulle persone, per venire incontro alle potenzialità e alle aspettative di ognuno di voi”.

“Questa è molto più di una campagna pubblicitaria” continua Steele, “è la dimostrazione di come Yahoo! offra al mercato le promesse della propria vision in qualsiasi cosa faccia. La nostra brand strategy mostra il nostro impegno per creare esperienze online rilevanti e personalizzate”.

È insomma finito il tempo in cui Yahoo! lanciava nuovi siti in continuazione senza preoccuparsi molto del resto, conferma Rich Riley della divisione europea della corporation, e almeno in quest’occasione dietro gli strilli pubblicitari dovrebbe esserci il lavoro di sviluppatori impegnati a migliorare un prodotto che ha una disperata necessità di guadagnare punti (di share ma soprattutto di appeal) nei confronti dell’agguerrita concorrenza.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
23 set 2009
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