Per Yahoo! questo è un periodo particolarmente delicato : la storica società in circolazione dal 1994, che si è fatta soffiare il primato del search dal competitor Google intorno al 2000 e che attualmente è in piena fase di ristrutturazione nel tentativo di racimolare utili e ridurre i costi, gioca una pericolosa partita al rialzo. Con una nuova homepage, cuore pulsante del suo perdurante successo, nel tentativo di strappare le migliori condizioni possibili a Microsoft, l’ex-avversario con cui dovrebbe entro breve convolare a nozze con un contratto dai contorni ancora fumosi.
Ma nell’attesa di risolvere tutte le incertezze legali e finanziarie dell’accordo con Redmond, sperando di fare colpo sul mercato, l’utenza e (con tutta probabilità) la stessa Microsoft, Yahoo! si concede il lungamente anticipato remake della homepage, una pagina che da ieri diventa un po’ più portale e un po’ meno un “semplice” motore di ricerca con i contenuti intorno. A ben vedere, per Santa Clara si tratta di un vero e proprio ritorno alle origini, visto che la società è nata appunto come portale e non come search engine in un epoca in cui i crawler non esistevano e girare “tutto” il web era ancora possibile in termini umani.
Poi è arrivato Google, che nel corso del tempo ha costretto le altre aziende-portale come Yahoo! a rinnovarsi e integrare tecnologie di ricerca “intelligente” accanto ai contenuti. L’esplosione dei social networking e del web collaborativo ha infine riequilibrato la distanza tra i due approcci contrastanti, ed è proprio in funzione di questo ritrovato equilibrio che la nuova homepage di Yahoo! si arricchisce di “widget” variamente assortiti, applicativi sviluppati direttamente o di terze parti tesi a offrire accesso (completo o parziale) a siti e servizi quali Facebook, Last.fm, MySpace, Facebook e Twitter.
Come è facile valutare dalla fruizione della nuova versione del portale, già accessibile da una pagina dedicata in forma di “opt-in beta” in attesa di finire i lavori e sostituirla a quella attuale, il restyling è di quelli sostanziali ma resta da stabilire se porterà quei benefici che Yahoo! cerca nella forma di un maggior tempo speso online senza muoversi dal portale, a visionare i contenuti selezionati da Yahoo! e a fare click sull’advertising che porta soldi nelle casse sempre bisognose di della società.
Il nuovo sito sarà anche “il più importante cambiamento alla homepage nella storia di Yahoo!” come dice il vicepresidente Tapan Bhat in un’intervista, ma le nuove caratteristiche non sono nulla di particolarmente rivoluzionario né in termini di personalizzazione (già ampiamente prevista da Mountain View con iGoogle ) né di fruizione dei vari servizi web (per cui le singole appliance continuano a essere qualche spanna al di sopra dei “portaloni” in termini di mere funzionalità).
Nel mentre sono tutti in attesa dei risultati finanziari di cui Yahoo! sta dando conto ad azionisti e analisti in questi giorni, risultati a cui è particolarmente interessata Microsoft per le eventuali modifiche dell’ultimo minuto da apportare al presunto accordo in via di finalizzazione entro la settimana. Homepage nuova o vecchia che sia, dover presentare guadagni inferiori alle aspettative non sarebbe certamente un buon biglietto da visita per strappare le condizioni che il management di Santa Clara si augura di ottenere.
Alfonso Maruccia