Yahoo starebbe pensando di vendere la divisione Internet, ovvero il search e l’advertising, e creare uno spin off dall’investimento nel colosso cinese Alibaba Group Holding Ltd .
La nuova strategia votata alla dismissione rimane ancora nel campo delle indiscrezioni e delle ipotesi, ma sarebbe al centro di una serie di incontri programmati in questa settimana dal Consiglio d’Amministrazione dell’azienda che pur essendo tra i pionieri della Rete ha negli ultimi anni faticato molto a restare competitiva, nonostante il cambio al vertice e le diverse ristrutturazioni apportate negli ultimi anni.
Secondo la fonte che racconta di tale possibilità, una volta venduto l’Internet Business, all’ex sito in viola rimarrebbe da spremere il più possibile dal 15 per cento di azioni detenute di Alibaba .
Proprio la comparazione tra l’investimento nell’ecommerce cinese, che vale attualmente più di 30 miliardi di dollari , ed il valore del core business di Yahoo, che si attesta per gli analisti intorno ai 3,9 miliardi (senza contare il patrimonio cash e gli investimenti a medio termine dell’azienda che dovrebbero sfiorare i 6 miliardi di dollari), starebbe spingendo a meditare su una trasformazione radicale dell’azienda.
D’altra parte gli investitori avrebbero la possibilità di monetizzare più facilmente le loro azioni nell’ecommerce che ha da un anno fatto il suo esordio sul mercato azionario evitando in particolare una dura tassazione: venderle direttamente significherebbe pagare le tasse sui guadagni di capitale che sono particolarmente salate. Stesse tasse miliardarie che rischierebbe di pagare Yahoo se procedesse semplicemente con lo spin off della parte di azienda legata ad Alibaba.
I primi ad essere interessati alla separazione, insomma, sono proprio gli azionisti, che alla notizia della possibilità di veder ceduta la parte di Internet Business di Yahoo hanno premiato le sue azioni con una crescita del 6 per cento .
Tra i possibili interessati al core business di Yahoo vi potrebbero essere Verizon, che ha recentemente già acquisito AOL, e IAC/InterActive Corp, mentre altre realtà come News Corp. potrebbero essere interessate a singole proprietà dell’azienda come per esempio la divisione media.
Claudio Tamburrino