Sono passati pochi giorni dall’ arrivo dai lidi di Autodesk alla sede di Sunnyvale di Yahoo! di Carol Bartz, nominata CEO e chiamata a risanare i conti traballanti del secondo search engine del web, ma a quanto pare la sua impronta è già bella che impressa nelle teste e nei cuori di dipendenti e analisti. Il nuovo amministratore delegato si è messo di impegno a tentare di capire come stanno le cose e come andranno nei prossimi mesi , così da poter decidere in breve tempo cosa fare: e la prima occasione per fare arriverà oggi stesso, quando Yahoo! comunicherà i propri risultati trimestrali.
Risultati che, secondo i bene informati, potrebbero essere deludenti: Yahoo! dovrebbe rimanere in crescita, ma staccare solo un misero 2 per cento in più rispetto al 2007. Quanto basta a far gridare “abbandonate la nave” agli azionisti, che vedono i propri dividendi assottigliarsi e temono che i budget pubblicitari (che costituiscono il grosso degli introiti attuali di Yahoo!) possano venire tagliati dagli investitori.
Per questo sono in molti ad attendersi un’azione rapida e incisiva da parte di Bartz: che ha già congelato gli stipendi di tutti per il 2009, e che si vocifera si appresti a dare il via ad un turnover feroce tra gli executive di Yahoo!. Le mosse successive, che però difficilmente saranno comunicate oggi, potrebbero poi riguardare una possibile cessione del ramo del search a Microsoft (possibilità ora caldeggiata anche dal CEO di Redmond, Steve Ballmer), oppure – ma le due operazioni potrebbero anche essere complementari – una fusione con AOL.
In ogni caso, pare che dentro (e fuori) Yahoo! tutti si stiano facendo un’opinione piuttosto precisa di che tipo sia Carol Bartz e di quale sia l’approccio che intende tenere: il nuovo CEO pare non sia incline a bersi frottole o farsi raccontare storielle, e va in giro da sola (accompagnata unicamente dalla sua assistente July) ad incontrare quanti più impiegati possibili. Soprattutto, sembra decisa a far rispettare la consegna del silenzio che fino ad oggi è stata disattesa, consegnando alla stampa centinaia di indiscrezioni sull’andamento dell’azienda: un proposito che, al momento, non sta andando troppo male.
Luca Annunziata