Burocratica, immobile, pachidermica nell’adattarsi ai veloci cambiamenti del modo di fruire il web da parte degli utenti, questa era (per ammissione dei suoi stessi dirigenti) la vecchia Yahoo!. Il matrimonio consensuale con Microsoft ha, tra le altre cose, permesso a Sunnyvale di ripartire con i rinnovi e i makeup messi in cantiere da tempo a partire dalla homepage del portale . Dopo la faccia(ta) è ora il turno di alcuni tra i servizi più usati dagli utenti, arricchiti di funzionalità alla moda tutte incentrate sul social networking, la personalizzazione e l’espandibilità.
Non si tratta, a conti fatti, di rivoluzioni epocali o cambiamenti radicali, ma della semplice implementazione di modifiche a lungo preventivate e poi impantanatesi nel corpaccione burocratico della corporation. Yahoo! vuole liberarsi dalla sindrome di McDonald e riacquistare il prestigio e l’attrattiva di un tempo, rimanendo nel contempo fedele a un tipo di esperienza che una fetta non trascurabile di utenza web ancora dimostra di apprezzare.
Si parte dunque con il design del motore di ricerca , o per meglio dire con quello che entro i prossimi mesi diverrà l’interfaccia made-by-Yahoo! al framework tecnologico di Bing, dove i risultati delle ricerche saranno forniti dall’engine Microsoft ma la presentazione dei suddetti agli utenti sarà tutta farina del sacco di Synnyvale . Il nuovo “search experience framework” della società, tutt’ora in fase sperimentale e non accessibile agli utenti, sarà caratterizzato da un layout a tre colonne con al centro i risultati della query di ricerca, a destra un’intera colonna di advertising e a sinistra una serie di strumenti con cui raffinare e ottimizzare le ricerche.
Grazie alla nuova impostazione gli utenti potranno filtrare le proprie ricerche selezionando il tipo di siti da analizzare (includendo ad esempio solo quelli più popolari), il tipo di contenuti da cercare (video, forum di discussione, persone), usufruendo di ulteriori appliance per il search, il Search Assistant della stessa Yahoo! e i controlli sui risultati come la scansione antimalware e antispam, nonché il tagging e lo sharing dei link individuati.
Passando dal search alla webmail Yahoo! allarga le possibilità di uno dei suoi servizi più popolari con un box per appliance accessorie personalizzabile ed espandibile , che inizialmente conterrà Evie (per la creazione di eventi nel calendario e la generazione automatica di inviti da spedire ai propri contatti), applicazioni per Flickr, PayPal, Picnik, Xoopit, e ZumoDrive. Aumentato il limite per gli allegati delle mail (da 10 a 25 Megabyte) e aggiunte funzionalità avanzate per la condivisione di foto, ora più facili da manipolare e spedire ai propri contatti.
Per quanto riguarda Yahoo! Messenger, infine, il tool di IM arriva alla versione 10 ( attualmente in beta ) e introduce una funzionalità di chiamate vocali grazie alla tecnologia VideoEngine di GIPS che, secondo Yahoo!, permette di “fornire alla community di Yahoo! Messenger la migliore esperienza video possibile” per comunicazioni faccia a faccia (anche a pieno schermo) a costo zero.
Alfonso Maruccia