Sunnyvale (USA) – L’estate sta finendo e la corsa per guadagnare la corona del migliore motore di ricerca sul web non accenna a rallentare: Yahoo! ha reso nota la consistenza del proprio database di siti indicizzati: quasi venti miliardi di pagine . Meglio di Google ?
Sembra proprio di sì: il colosso di Mountain View, ultimamente al centro delle attenzioni per una massiccia operazione finanziaria, indicizza “solamente” otto miliardi di pagine. La notizia scalza apparentemente il popolarissimo Google dalla posizione di re dei motori di ricerca, ma i portavoce della grande G hanno messo in dubbio il metodo di conteggio adottato dalla rivale.
“La capacità di ogni motore di ricerca dovrebbe essere misurata sulla base delle pagine Internet effettive trovate, che vengono identificate in risposta alle richieste fatte e che sono verificate come uniche e non duplicate. Il nostro approccio è questo”, ha affermato Sergey Brin, co-fondatore di Google.
I manager di Yahoo nel frattempo gongolano per i risultati ottenuti nel corso di un decennio d’evoluzioni ed innovazioni: “Abbiamo moltissimi motivi per cui gli utenti dovrebbero preferirci”, afferma il vicepresidente Eckart Walther. Ma Charlene Li, analista del Forrester Institute , smorza i toni trionfali di Yahoo: possedere il database più grande del mondo di pagine web non è “un elemento essenziale” per vincere la competizione tra motori di ricerca.
Yahoo rimane sempre in una posizione subordinata all’interno del mercato statunitense di riferimento: secondo le analisi effettuate da Comscore , Google è utilizzato dal 32% degli utenti totali, seguito da Yahoo con il 30% delle preferenze.
Tommaso Lombardi