Yahoo! ha presentato i risultati finanziari del secondo trimestre e sembra terribilmente coerente con il clima di dismissione che da qualche mese a questa parte accompagna l’azienda in viola.
La compagine, pur riuscendo a superare le striminzite aspettative di Wall Street grazie ad un fatturato di 1,3 miliardi di dollari rispetto agli 1,2 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso, si ritrova infatti ancora invischiata in una spirale discendente: tolte le commissioni pagate ai suoi partner (più che raddoppiate) registra un meno 19 per cento rispetto all’anno scorso e perdite per 440 milioni di dollari .
Nel dettaglio , per la prima volta da quando è alla guida dell’azienda la Mayer, a segnare una crescita negativa è anche l’iniziativa Mavens (“mobile, video, native, and social”) che incassa 504 milioni di dollari, ovvero meno 4 per cento rispetto l’anno scorso, anche se con i nuovi metodi contabili che tengono conto dei contratti con Microsoft nel settore rappresenta un più 25 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015. Si tratta in ogni caso – nonostante l’impegno del nuovo CEO profuso in essi – di settori ancora marginali che non permettono di controbilanciare le spese.
A perdere è per esempio anche Tumblr, il cui valore è sceso di due terzi dall’acquisto di Yahoo che, dopo aver tagliato 230 milioni di dollari dal suo valore a febbraio, ora considera in meno altri 482 milioni di dollari: dopo Geocities, insomma, per Yahoo potrebbe confermarsi un pessimo fiuto per gli acquisti.
Si tratta della 18esima trimestrale targata Marissa Mayer e potrebbe anche essere la sua ultima: dopo i numeri (non certo positivi) ha infatti detto – come ad accomiatarsi – “voglio condividere qualche pensiero conclusivo, abbiamo un piano per far tornare questa azienda iconica a crescere per anni ed anni”, che è finora passato per la riorganizzazione degli asset e per il taglio del 15 per cento del personale. “Abbiamo guardato con onestà ed impegno a dove eravamo – ha continuato Mayer – e a dove volevamo essere ed abbiamo effettuato i passi necessari per arrivarvi. Sono ancora sicura che questa è la strada giusta per creare una Yahoo migliore”.
Sembrano comunque trovare conferma le voci di una previsione al ribasso delle quotazioni del sito in viola in vista della vendita dei suoi asset, apparentemente scese drasticamente rispetto alla valutazione iniziale di 8 miliardi di dollari fino a una forchetta compresa tra 2 e 3 miliardi. A tal proposito Mayer non ha anticipato di possibili acquirenti e in generale non ha fornito ulteriori chiarimenti, ma d’altra parte l’attesa è prossima alla conclusione: il round finale di offerte dovrebbe arrivare lunedì.
Claudio Tamburrino