Ci sono strumenti, quali i robot per le pulizie domestiche, che stanno raggiungendo un generale grado di standardizzazione dovuto al fatto che è stato ormai individuato un modello tipo per una risposta adeguata alle esigenze di pulizia. Da alcune settimane abbiamo in test un modello Yeedi di nuova uscita, il cui sviluppo conferma quanto una volta di più il settore sia in grado di migliorarsi in termini di efficienza e affidabilità.
Il nuovo Yeedi Vac 2 Pro ha molte somiglianze estetiche rispetto alla concorrenza, ma non è su somiglianze e differenze che è possibile descriverlo al meglio. La sua caratterizzazione, semmai, la si può notare nei singoli movimenti, nelle singole scelte, nelle singole soluzioni adottate per rispondere alle sfide che pavimento e ostacoli presentano.
Si muove rapido e preciso
Il robot ha dimostrato di saper gestire bene gli spazi, anzitutto, pulendo in modo ordinato le varie aree precedentemente mappate. Interessante è inoltre seguire i movimenti effettuati negli angoli, laddove più difficilmente i robot sono in grado di raccogliere. Il nuovo Yeedi fa uso di un aspiratore centrale e di una spazzola frontale decentrata: quest’ultima spinge i residui di sporco verso l’interno e l’aspiratore li elimina.
Grazie a questo funzionamento sinergico, il device ha la possibilità di gestire in modo intelligente sia gli spigoli dei muri che le gambe delle sedie, riuscendo altresì a pulire sotto divani, mobili e caloriferi. Interessante è il fatto che, durante i semplici spostamenti tra una zona e un’altra, il robot sia in grado anche di aumentare la propria velocità di crociera in modo importante, velocizzando così le traslazioni per riuscire a completare il ciclo di pulizia più rapidamente: un accorgimento intelligente, che consente di portare a riposo in tempi quanto più rapidi possibili il robot senza disturbare chi dovesse essere presente in casa per lavoro, studio o relax.
Al robot si aggiunge inoltre la base di ricarica e la colonna opzionale di raccolta dello sporco: quando il robot torna in carica al termine del ciclo di pulizia, automaticamente parte una forte ventola di aspirazione che in 20 secondi svuota il serbatoio del dispositivo per riversare il tutto in un sacchetto removibile esterno. A meno di sporcizia del tutto particolare (non certo ipotizzabile in una abitazione comune), il sacchetto è destinato a durare varie settimane senza alcun problema: si tratta di un accessorio utile per quanti affidano al robot le pulizie e hanno poco tempo per il controllo del cassettino interno al device. Delegare la raccolta alla colonna aggiuntiva, infatti, consente di verificare la capienza residua una volta al mese senza aver alcuna urgenza in tal senso: il robot garantirà sempre la massima efficienza.
La resa si è dimostrata immediatamente affidabile: laddove il robot sembrava apparentemente passato in prossimità di residui rimasti sul pavimento, era soltanto perché il tutto era fuori portata rispetto al passaggio precedente e sarebbe stato incluso nel passaggio successivo. La precisione delle direttrici disegnate e la mappatura dei locali sono la garanzia per cui, a fine ciclo, l’intero pavimento risulta pulito. Sebbene a occhio nudo non siano visibili, è sufficiente utilizzare una comune fotocamera per notare i traccianti utilizzati per evitare ostacoli e calibrare i movimenti rispetto agli spazi (vedi linea viola sul pavimento nell’immagine successiva):
Questo sistema è il vero valore aggiunto del nuovo modello, poiché sfrutta i traccianti per individuare con precisione ogni ostacolo possa trovarsi sulla strada dello Yeedi, permettendo così di aggirarlo con rapidità e precisione, senza perdere la logica che il robot sta perseguendo per la miglior copertura della superficie da pulire:
Abbiamo riflettuto su come portare l’esperienza di pulizia robotica a un livello superiore. E la serie yeedi vac 2 è la nostra risposta. Abbiamo anche usato la tecnologia intelligente 3D obstacle avoidance, finora comunemente considerata poco redditizia in questa fascia di prezzo, per portare la nostra affidabilità in più case.
Gary Li, direttore generale di yeedi
Il sistema di pulizia con utilizzo di panno a strappo e dosatura calibrata di acqua ha superato le nostre aspettative: la prova su un pavimento pulito, infatti, ha evidenziato la capacità di estrapolare sporco ulteriore probabilmente ricavato dallo spazio di fuga tra le piastrelle in ceramica. Questa caratteristica può essere utile nel lungo periodo a mantenere più brillante il colpo d’occhio complessivo del pavimento, proprio in virtù di uno strofinio leggero, capillare e continuo che è in grado di andare in profondità laddove altri strumenti tendono invece a scivolare via. Il “Mopping System” utilizzato per la pulizia è costruito su un meccanismo oscillante che vuol essere caratteristica peculiare della nuova generazione:
Questo innovativo sistema di pulizia si muove avanti e indietro per imitare il movimento della pulizia a mano, ma 5 volte più veloce, così anche
le macchie più fastidiose possono essere eliminate facilmente. Nato come sistema di pulizia di lunga durata, yeedi vac 2 offre prestazioni di pulizia affidabili per diversi tipi di pavimenti.
Yeedi Vac 2 Pro ha una batteria da 5200 mAh, mentre lo Yeedi Vac 2 ha capacità dimezzata. In entrambi i casi la capacità è tale da consentire facili cicli di pulizia completi alternati ad un lungo ristoro per la ricarica.
Errori di gioventù
I punti deboli identificati in questo modello sono stati due in modo particolare. Il primo è relativo alla gestione dei tendaggi, dove il robot non ha sempre saputo capire l’ostacolo e le ruote hanno avvolto la stoffa bloccando il robot: se la tenda arriva ad adagiarsi al pavimento, meglio compattarla su un lato. Nessun problema con i tappeti, invece, sui quali la gestione è ottimale. Inoltre abbiamo notato più volte il robot “incespicare” sulla rampetta di accesso alla base di ricarica: nonostante il robot possa sapere con precisione della sua presenza e della sua posizione, quando vi arriva di lato durante un ciclo di pulizia (oppure durante il primo giro di perlustrazione utile alla mappatura della stanza) può scontrarvisi e gestire l’ostacolo in modo scomposto. Nulla di grave, insomma, ma è certamente un aspetto sul quale la casa madre potrà lavorare per eliminare questa imperfezione.
Un aspetto sul quale si potrebbe migliorare ulteriormente l’app di gestione, inoltre, è relativo alla suddivisione della superficie di lavoro in aree funzionali: tale suddivisione è automatizzata (l’utente può dunque soltanto identificarle con nome e icona, ma non disegnarle di moto proprio), il che impedisce personalizzazioni che potrebbero essere utili ad esempio per gestire aree open space o necessità specifiche.
Un errore di gioventù nella gestione degli orari di lavoro è stato rapidamente corretto con l’aggiornamento del firmware alla versione 1.5.0. Pollice alto, dunque, in attesa di trovare il device su Amazon al fianco dei suoi predecessori della medesima famiglia.
Prezzi e disponibilità
Entrambi i modelli sono disponibili fin da oggi. Questi i prezzi ufficiali:
- Yeedi Vac 2: 349,99 euro (a partire dal mese di giugno)
- Yeedi Vac 2 Pro: 449,99 euro su Amazon
La colonna opzionale di raccolta ha un prezzo pari a 199,99 euro.