Il primato di Google nel settore del search e dell’advertising avrebbe reso l’Europa un terreno “arido”, incapace di accogliere a far germogliare l’innovazione: è su queste basi che Yelp si è rivolto alla Commissione Europea, per denunciare come la posizione dominante di Mountain View ostacoli lo sviluppo del proprio servizio di raccomandazioni e recensioni.
Yelp si è rivolto all’antitrust europeo con una lettera datata 30 maggio 2014, a cui è seguita di pochi giorni la denuncia formale: l’azienda non intende restare a guardare e auspica che le autorità europee si muovano in una direzione più concreta rispetto all’approccio adottato dalla FTC negli States, a chiusura di un procedimento sollecitato dalla stessa Yelp e ritenuto dall’azienda “un’occasione persa”.
È così che Yelp entra a far parte della schiera di operatori di motori di ricerca verticali e di servizi di advertising che si sono mossi contro Google nel quadro europeo: non è chiaro però se il reclamo dell’azienda statunitense verrà preso in considerazione singolarmante o se convergerà nel caso che si consuma già da tempo, e che sembrerebbe ormai vicino alla concluione, con le soluzioni proposte da Mountain View che sembrano però piacere più ad Almunia che al mercato dei concorrenti .
Le richieste di Yelp non si discostano da quelle degli altri soggetti che hanno denunciato Google: il motore di ricerca dovrebbe garantire più spazio alle valutazioni offerte dalla molteplicità di servizi autorevoli che raccolgono le opinioni degli utenti, piuttosto che privilegiare i risultati estratti dai propri servizi, quali ad esempio Google Plus Local. ( G.B. )