Yoko Ono, la mia band siete voi

Yoko Ono, la mia band siete voi

La via del Creative Commons appare sempre più rosa. Mentre Yoko Ono invita i dj a rimescolare il suo ultimo singolo, una filmmaker svedese distribuisce il primo film per i torrentisti
La via del Creative Commons appare sempre più rosa. Mentre Yoko Ono invita i dj a rimescolare il suo ultimo singolo, una filmmaker svedese distribuisce il primo film per i torrentisti

“Yoko Ono vi invita a remixare il suo ultimo singolo The Sun Is Down le cui radici sonore sono state rilasciate sotto licenza Creative Commons. Potete quindi scaricare il sample pack relativo al brano che include parti vocali, giri di basso, parti di batteria e altri effetti audio”. Inizia così un recente post sul blog ufficiale Creative Commons che ha annunciato la decisione dell’artista e musicista di chiamare a raccolta tutti i dj interessati a rimettere mano ad una delle canzoni che hanno fatto da apripista all’ultimo disco, Between My Head And The Sky .

Un gioco e una nuova sfida per tutti i fan del mashup : “Potete mixare, campionare e poi remixare le parti di The Sun Is Down tutte le volte che volete – c’è scritto sul sito ufficiale di Yoko Ono – sia per piacere che per uso personale, combinandole con suoni e musica auto-prodotti”. Il sito ha poi raccomandato di non inserire nei sample stralci di canzoni o sigle protette da copyright , pena l’esclusione immediata da una competizione indetta dalla stessa band della vedova Lennon, la Plastic Ono Band (reincarnatasi dopo l’ultima vita del 1975).

Una volta scaricato il campione, si potrà infatti creare un file mp3 della grandezza massima di 10MB, da inviare poi entro il 12 dicembre prossimo per essere giudicato dalla stessa Ono. Un invito a far correre l’immaginazione in maniera selvaggia, grazie al fatto che gli elementi audio di The Sun Is Down sono stati pubblicati sotto la licenza CC Attribution-Noncommercial 3.0 .

Dalla musica al cinema. Nasty Old People è stato il primo film ad essere distribuito sotto licenza CC, come voluto dalla regista svedese Hanna Sköld con la collaborazione di The Pirate Bay. La pellicola, costata circa 10mila dollari, è stata diffusa attraverso BitTorrent . Qualcuno ha già parlato di uno smacco per i colossi del cinema hollywoodiano, altri ovviamente di un buon esempio di sviluppo per un copyleft sostenibile. Che si tratti di canzoni da rifare o di film per il download, la via del Creative Commons appare decisamente rosa.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
16 ott 2009
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