YouTube intende dimostrare agli artisti di essere un canale fiorente e fruttuoso per raggiungere con la loro musica la sterminata platea di utenti. Per farlo, non solo ha messo a disposizione da tempo un’ offerta più strutturata per lo streaming musicale, ma vuole offrire agli artisti degli strumenti per alimentare la loro popolarità e, possibilmente, le loro entrate.
È per questo motivo che Google ha acquisito BandPage, azienda che dal 2009, a partire dalle ormai dimenticate pagine Facebook incentrate sulla musica, ha iniziato ad offrire servizi per gestire la comunicazione attraverso diversi social network, le pubblicazioni di contenuti e le vendite di biglietti di concerti e merchandising su piattaforme quali Spotify, SoundCloud, Shazam e Rhapsody. BandPage è ora al servizio di 500mila artisti, e guadagna una percentuale su ogni transazione operata attraverso la sua piattaforma.
Nonostante alcuni dei servizi con cui BandPage è connessa siano in diretta competizione con YouTube, l’azienda assicura di voler continuare a rappresentare una soluzione declinata su diverse piattaforme: lo sviluppo di servizi procederà in parallelo su tutti i canali del network, ma l’acquisizione sarà probabilmente d’aiuto per guarnire YouTube di soluzioni che consentano ai musicisti di monetizzare la propria popolarità al di là degli ascolti in streaming, le cui rendite non sanno accontentare tutti .
I dettagli finanziari dell’acquisizione per ora non sono noti, anche se le insiscrezioni parlano di una transazione da 8 milioni di dollari. Non è poi dato sapere se YouTube abbia intenzione di integrare i servizi di BandPage per le proprie star che non operano in ambito musicale ma che hanno guadagnato un seguito di utenti a potrebbero proporre gadget e contenuti premium.
Gaia Bottà