Da alcuni mesi, Google ha avviato un test sulla funzionalità che rileva l’uso di un ad blocker e impedisce la riproduzione video su YouTube. Nelle ultime settimane è aumentato il numero di utenti che vedono il messaggio di avviso, ma anche le segnalazioni sul blocco attivato se viene usata la protezione antitracciamento di Microsoft Edge.
Niente video con la modalità rigida
I primi test sono iniziati a fine giugno. Alcuni utenti hanno scoperto che YouTube consentiva solo la riproduzione di tre video, se era installato un ad blocker nel browser. Con la successiva modifica di metà agosto, lo streaming è stato completamente bloccato, mentre a metà settembre è aumentato il numero di utenti che hanno segnalato la comparsa dell’avviso.
In pratica, le alternative sono due: disattivare l’ad blocker (aggiungendo YouTube alla whitelist) oppure sottoscrivere l’abbonamento a YouTube Premium. Il messaggio più recente indica che l’uso dell’ad blocker è contrario ai termini del servizio.
Alcuni utenti hanno notato che la riproduzione dei video viene bloccata anche quando si accede a YouTube con Microsoft Edge. La colpa è della funzionalità nota come prevenzione del monitoraggio. Se viene scelto il livello Rigido, YouTube considera Edge un ad blocker, in quanto impedisce il tracciamento sfruttato per la visualizzazione delle inserzioni personalizzate.
Per poter avviare al riproduzione dei video è necessario scegliere il livello Bilanciato. Non è chiaro se si tratta di un bug della funzionalità oppure di una decisione intenzionale da parte di Google. Come detto è ancora un esperimento (in Italia si può ancora usare un ad blocker per YouTube), quindi potrebbero essere apportate delle modifiche.