YouTube, due ventennii d'Italia online

YouTube, due ventennii d'Italia online

Dalla battaglia del grano al Boom Economico, dall'hully gully alle maggiorate. Tutto indicizzato, tutto ricercabile. L'Istituto Luce è partner di Google con un canale dedicato su YouTube
Dalla battaglia del grano al Boom Economico, dall'hully gully alle maggiorate. Tutto indicizzato, tutto ricercabile. L'Istituto Luce è partner di Google con un canale dedicato su YouTube

Quasi 30.000 video, una banca dati immensa (che tuttavia è ancora solo una parte dell’ingente quantità di materiale audiovisivo che l’ Istituto Luce ha da mettere a disposizione) sono ora su YouTube, ricercabili, fruibili e liberamente linkabili. Questi video, alcuni da un minuto altri da 15, sono il frutto dell’ultima partnership stretta da Google Italia, quella ovviamente con l’Istituto Luce di Cinecittà, per la creazione di un canale autonomo , una vera e propria banca dati di 40 anni di audiovisivo italiano che passa dai cinegiornali, ai reportage, ai servizi di attualità.


L’archivio del Luce è una risorsa ineludibile per qualsiasi ricerca, qualsiasi documentario, qualsiasi inchiesta storica. Tra i suoi archivi ci sono immagini di tutto quanto sia accaduto in Italia, spesso con punti di vista, racconti, toni e look che da soli raccontano l’epoca cui appartengono.
Assieme alle teche Rai si tratta della più importante videoteca italiana e il fatto che ora più di 30.000 minuti del suo repertorio siano ben titolati, taggati e quindi indicizzati in rete è un’operazione dal sapore internazionale, di quelle che solitamente si vedono portate a termine in altri paesi.

I video infatti non sono stati semplicemente caricati ma anche divisi in playlist tematiche (al momento sono 7) nelle quali ritrovare facilmente i passi o i materiali più importanti e originali. Si va dalle storiche immagini della battaglia del grano ai funerali di Gandhi , da Pirandello che dirige prove teatrali fino ad un incontro tra Billy Wilder e De Chirico .

Istituto Luce

Tutti i video, tengono a precisarlo da Google, sono stati logicamente protetti da tecnologia Content ID, ovvero quella forma di riconoscimento video grazie al quale YouTube è in grado di rilevare se qualcun altro utilizzi o ri-carichi quelle stesse immagini. Ma invece che lavorare per scoraggiare e sanzionare eventuali altri upload o utilizzi, sembra di capire che le intenzioni del Luce siano quelle di sfruttare la possibilità di revenue del programma. Ogni altro utilizzo (su YouTube) di quelle immagini infatti porterà soldi al Luce attraverso la pubblicità che compare sulla pagina.

Non si tratta della prima partnership importante da quando YouTube ha cominciato a lavorare con il suo Partner Program in Italia ma di certo, per la natura del mezzo e la vastità del materiale, sembra la più decisiva. L’unica che tenga conto del fatto che una delle vocazioni più importanti della rete di oggi non è solo quella di indicizzare tutta la conoscenza (il motto di Google) ma di organizzarla attraverso la disponibilità di tale materiale nelle mani degli utenti.


Gabriele Niola

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Pubblicato il
5 lug 2012
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