YouTube ha un problema che dev’essere risolto al più presto. È legato a doppio filo ad alcuni membri della sua community, proprio come quello relativo all’abuso del pulsante Dislike di cui abbiamo parlato di recente e per il quale la piattaforma si è già mossa. Questa volta la questione è ben più seria e si riferisce all’attività di alcuni individui che si macchiano del reato di pedofilia.
YouTube e il problema pedofilia
Se da una parte il servizio da sempre proibisce in modo categorico il caricamento di filmati che vedono protagonisti minori in atteggiamenti equivoci, dall’altra non sembra ancora disporre di strumenti efficaci per tenere sotto controllo le interazioni di chi vi accede con intenzioni malevole. Tra i commenti ad alcuni video che ritraggono bambini o adolescenti, nella maggior parte dei casi di sesso femminile, sono comparsi timestamp (link che portano a un punto preciso della clip) indirizzati ai frame in cui sono presenti nudità.
Un motivo sufficiente ad alcune aziende per sospendere le campagne pubblicitarie sulla piattaforma. Nestlé, Epic Games e Hasbro hanno preso la decisione nei giorni scorsi. All’elenco si è aggiunta anche AT&T, come confermato da un portavoce alla redazione di CNBC.
Finché Google non sarà in grado di proteggere il nostro brand da contenuti offensivi di qualsiasi tipo, rimuoveremo tutte le inserzioni pubblicitarie da YouTube.
L’operatore statunitense già aveva cancellato gli investimenti in advertising su YouTube nel 2017, dopo aver visto le proprie inserzioni associate a video ritenuti offensivi o correlati a contenuti di matrice terrorista, salvo poi tornare sulla propria decisione e pianificare nuove campagne il mese scorso. Di seguito invece la dichiarazione di Hasbro, rilasciata nella giornata di ieri.
Hasbro ha messo in pausa tutte le inserzioni su YouTube e contattato Google per capire quali misure sta attuando al fine di contrastare il problema e prevenire che questo genere di contenuti appaia sulla piattaforma in futuro.
La posizione di YouTube
La posizione di YouTube è sintetizzata in un breve comunicato diramato oggi.
Tutti i contenuti che mettono in pericolo i minori, inclusi i commenti, sono aberranti e abbiamo policy chiare che li proibiscono su YouTube. Abbiamo messo in campo azioni immediate eliminando gli account e i canali responsabili, riportando le attività illegali alle autorità e disattivando i commenti su decine di milioni di video che includono minori. C’è ancora molto da fare, ma continuiamo a lavorare per migliorare e intercettare ogni abuso più rapidamente.
Sulle pagine del sito AdWeek è stato pubblicato un memo inviato da YouTube ad alcuni degli inserzionisti più importanti, intitolata “Expanding YouTube’s Efforts on Child Safety”.
La piattaforma agisce nell’immediato su quattro fronti, andando a intervenire sulla disattivazione dei commenti, sugli algoritmi che consigliano la visione dei filmati, sulle modalità di visualizzazione dell’advertising e sulla collaborazione con autorità e associazioni attive nella tutela dei minori. Per quanto concerne invece il lungo periodo verranno introdotti sistemi per individuare in modo più rapido i commenti riconducibili alla sfera della pedofilia, nuove dinamiche di monetizzazione in grado di premiare solo i creatori di contenuti che rispettano un determinato standard di qualità, policy migliorate e una tecnologia in grado di impedire a chi ha già subito un ban di aprire un altro account.