Correva l’anno 2013, il mese agosto. In Italia faceva il suo debutto ufficiale Google Play Music Unlimited. Il sottoscritto, fedele abbonato della prima ora, all’epoca ne pubblicò l’annuncio su Webnews. Pochi mesi prima ci fu l’esordio di Spotify, ma una funzionalità in particolare mi tenne incollato (così come accaduto a molti altri) alla piattaforma di bigG: la possibilità di caricare i file audio dei dischi non presenti nel catalogo, un reale valore aggiunto per chi è poco incline a digerire le hit del momento e la sola proposta delle major.
Anni dopo, il gruppo di Mountain View avrebbe deciso di fondere il servizio con quello di streaming video, dando vita a YouTube Music. In tanti non apprezzarono la transizione, puntando verso altri lidi, ma non io, ancorato a quelle migliaia di brani ormai caricati nell’account e non disponibili altrove. Poi, con la più recente integrazione dei podcast (ancora oggi la trovo confusionaria), solo i più devoti non hanno ceduto alle lusinghe della concorrenza, in alcuni casi agganciati da un vantaggio non di poco conto: la possibilità di beneficiare di uno sconto per gli abbonati di lunga data, al prezzo mensile di 7,99 euro invece di 9,99 euro. Anche questo benefit sta per venire meno.
YouTube Music aumenta di prezzo: 10,99 euro al mese, per tutti
Contestualmente agli aumenti confermati ieri per la formula Premium di YouTube (quella che toglie le pubblicità dai video), c’è il rincaro del servizio musicale, che passerà a 10,99 euro al mese per il piano individuale. A renderlo noto è un’email spedita agli iscritti. Questo un estratto.
Per continuare a offrire un servizio e funzionalità di alto livello, aumenteremo il prezzo del piano di YouTube Music Premium a 10,99 €/mese. Non prendiamo queste decisioni alla leggera. Questo aggiornamento ci permetterà di continuare a migliorare YouTube Music Premium e sostenere gli artisti che ascolti.
Per gli abbonati storici come chi sta scrivendo, ci saranno 3 mesi gratis, da qui a gennaio. Dopodiché, la tariffa si allineerà a quella di tutti gli altri.
Poiché hai un abbonamento di lunga data, attualmente paghi una tariffa inferiore per YouTube Music Premium rispetto a quella disponibile per i nuovi abbonati. In segno di gratitudine per la tua fedeltà, potrai usufruire di almeno tre mesi aggiuntivi al prezzo attuale prima che l’aumento venga applicato al tuo piano. Il prezzo non subirà variazioni prima della tua data di fatturazione del mese di gennaio. Non preoccuparti: ti avviseremo nuovamente almeno 30 giorni prima dell’applicazione del nuovo prezzo.
Certo, si potrebbe sottolineare come la concorrenza non sia da meno. Obiezione accolta. Spotify, ad esempio, propone l’abbonamento Premium allo stesso prezzo, 10,99 euro al mese.
Non ce la faccio, troppi ricordi
La decisione di Google è legittima e in linea con quella di quasi tutti i servizi dedicati allo streaming, che periodicamente ritoccano verso l’alto le tariffe. Mi si conceda, però, di trasformare l’annuncio di un rincaro in qualcosa di diverso da un articolo tradizionale, nello sfogo, quasi certamente inascoltato, di chi per 11 lunghi anni ha creduto che qualcosa potesse essere per sempre. Anche uno sconto.
Grazie di tutto Play Music YouTube Music, è stato bello. Ho già scelto quale sarà l’ultima canzone da ascoltare prima di cancellare al sottoscrizione.