YouTube si affida a un potente algoritmo per fornire suggerimenti personalizzati. Normalmente, questo sistema offre contenuti in base alle preferenze e alle abitudini degli utenti, ma questa volta ha toppato. Molti utenti segnalano homepage invase da contenuti che non hanno nulla a che fare con i propri interessi.
Malfunzionamenti dell’algoritmo di raccomandazione di YouTube
Dal 25 novembre, le lamentele si sono moltiplicate su Reddit e altri forum online. Lo scenario è a dir poco surreale. Consigli irrilevanti che soppiantano i feed personalizzati, liste “Guarda più tardi” abbandonate al loro destino e live streaming da canali mai seguiti prima. Insomma, un gran caos.
Un utente in particolare, u/Whhheat, ha descritto come la sua homepage sia impazzita nel giro di soli 20 minuti, riempiendosi di contenuti da canali con un numero risibile di iscritti. E non è certo un caso isolato: in molti lamentano la scomparsa dei contenuti dei canali seguiti, un comportamento imprevedibile dell’autoplay e l’eclissi totale degli Shorts dalla pagina principale.
Tutta colpa di un bug?
Non è dato sapere cosa si cela dietro questo improvviso “cataclisma”. YouTube non ha ancora commentato la situazione. Potrebbe trattarsi di un test per perfezionare l’algoritmo di raccomandazione, una pratica tutt’altro che inusuale per la piattaforma. Già in passato, infatti, si sono verificati episodi simili. Lo sanno bene quei genitori che un po’ di anni fa hanno scoperto dei video inappropriati su YouTube Kids…
Cosa fare, dunque, se anche il proprio account YouTube è stato travolto da questa ondata di stranezze? Purtroppo, non resta che armarsi di pazienza. Potrebbe trattarsi solo di una fase di test passeggera, con la speranza che presto tutto torni alla normalità.
Le pressioni crescenti dell’Europa
Recentemente, YouTube, TikTok e Snapchat sono finite nel mirino della Commissione Europea nell’ambito del Digital Services Act. Il motivo? La scarsa trasparenza riguardo al funzionamento dei loro sistemi di raccomandazione.
Per proteggere i minori da contenuti potenzialmente dannosi ed evitare la diffusione di odio e disinformazione L’UE analizzerà gli algoritmi di queste piattaforme.