YouTube: pubblicità in TV più lunghe, ma meno frequenti

YouTube: pubblicità in TV più lunghe, ma meno frequenti

Google sta attualmente sperimentando l'introduzione di annunci pubblicitari più lunghi e meno frequenti sull'app di YouTube destinata alle TV.
YouTube: pubblicità in TV più lunghe, ma meno frequenti
Google sta attualmente sperimentando l'introduzione di annunci pubblicitari più lunghi e meno frequenti sull'app di YouTube destinata alle TV.

Dopo l’annuncio delle novità relative ai podcast, nel corso delle ultime ore Google ha comunicato un altro cambio di rotta relativamente al modo in cui vengono mostrate le pubblicità nell’app di YouTube destinata alle TV. Essenzialmente, gli adv saranno più rari, ma più lunghi.

YouTube: annunci in TV più rari, ma più lunghi

L’obiettivo sarebbe quello di evitare la comparsa di troppi annunci all’interno dei video, così da offrire agli utenti un’esperienza con meno interruzioni pubblicitarie, ma senza andare incontro a un calo delle entrate, rendendo pertanto più lunghi gli adv restanti.

Al momento non si hanno maggiori dettagli in merito a quale potrebbe essere l’effettiva durata della tipologia di annunci pubblicitari in questione, visto che non pare esserci una lunghezza prestabilita.

Questa, però, non è l’unica novità: è attesa altresì una revisione grafica del timer degli annunci. Al posto del messaggio “il video verrà riprodotto dopo gli annunci” nell’angolo in basso a destra, verrà mostrato un timer per il conto alla rovescia con il tempo rimanente per gli adv. Ad oggi, il timer del conto alla rovescia di YouTube mostra quanti annunci saranno proposti durante la pausa nell’angolo in alto a sinistra dello schermo, unitamente a quanto tempo dovrai rimanere seduto attraverso l’annuncio corrente.

Va tuttavia tenuto presente che per il momento si tratta solo ed esclusivamente di test, motivo per cui non è dato sapere quando e se le nuove modalità di visualizzazione degli annunci appena descritte saranno effettivamente implementate. Tutto dipenderà, essenzialmente, dalle reazioni degli utenti alla cosa e dalle valutazioni che farà Google al riguardo.

Fonte: Google
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Pubblicato il
7 set 2023
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