YouTube sfronda i rami secchi

YouTube sfronda i rami secchi

Il Tubo ridimensionerà i numeri degli iscritti ai canali eliminando gli account sospesi. Per permettere che i numeri rappresentino meglio la popolarità dei prodotti che animano la piattaforma
Il Tubo ridimensionerà i numeri degli iscritti ai canali eliminando gli account sospesi. Per permettere che i numeri rappresentino meglio la popolarità dei prodotti che animano la piattaforma

I numeri delle sottoscrizioni ai canali YouTube possono essere uno specchio deformante della loro popolarità: non tutti gli utenti registrati a un canale sono ancora attivi, alcuni degli utenti registrati sono stati rimossi dalla piattaforma. È proprio da qui che YouTube comincerà il repulisti che permetterà ai numeri del servizio di rappresentare meglio la realtà e i successi di coloro che pubblicano video.

La piattaforma di video sharing, dunque, non si limita a muovere guerra alle tattiche usate dai propri utenti per gonfiare le visualizzazioni, ma comincia a guardarsi dentro, aggiustando i numeri che essa stessa contribuisce a gonfiare. Dal 16 giugno YouTube inizierà a ridimensionare gli iscritti ai canali, rimuovendo dal computo gli account che sono stati sospesi sulla base delle policy.

Gli account sospesi ad esempio per questioni di spam, per commenti gravemente inappropriati, per ripetute violazioni del diritto d’autore verranno dunque eliminati in blocco dalle liste degli utenti registrati ai canali. Successivamente YouTube promette che i numeri degli utenti iscritti ai canali saranno aggiornati in parallelo ad eventuali sospensioni degli account, e ripristinati in caso di eventuali errori nelle sospensioni.

I gestori dei canali, spiega dunque YouTube, dovranno aspettarsi per le prossime settimane una “minima riduzione” degli iscritti, senza alcun impatto sulle visualizzazioni: si tratta per l’appunto di account inattivi, quindi incapaci di generare view . Se è facile immaginare che qualcuno fra gli utenti lamenterà un calo dei propri iscritti, c’è chi ricorda che questa scrematura, a lungo termine, non potrà che giovare: se i numeri risulteranno più affidabili e aderenti alla realtà, gli inserzionisti guarderanno con più fiducia ad uno scenario pubblicitario sul quale hanno già iniziato ad investire concretamente . ( G.B. )

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Pubblicato il
10 giu 2014
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