YouTube apre la porta agli episodi delle serie tv, documentari et similia, estendendoli oltre i canonici 10 minuti di durata massima: questo grazie ad un accordo con CBS , a cui fanno riferimento molte delle serie più seguite nel recente passato. Per ora la scelta non è ampia ma, stando ad alcune indiscrezioni, sarebbero già pronti altri contratti con altre case produttrici.
Dopo una sperimentazione durata mesi, i vertici di YouTube hanno stretto un accordo economico con CBS per caricare sul portale di sharing interi episodi di alcune delle più famose serie televisive come Dexter , Beverly Hills 90210 e Star Trek . Precedenti esperimenti con video che vanno oltre la soglia dei 10 minuti erano comunque già stati effettuati ed includono i canali di Talks@Google , della Stanford University e della Carnegie Mellon University . I video sono disponibili sia nella modalità normale che nella nuova TheaterView , caratterizzata da un sipario rosso ai lati dello schermo virtuale e dalla possibilità di attenuare le luci.
A condire il tutto, una buona manciata di spot pubblicitari sparsi qua e là: “Mentre questi nuovi formati sono in fase di test, vogliamo fornire ai nostri partner commerciali più opzioni per garantire più pubblicità durante lo streaming dei video di lungo metraggio – si legge sul blog ufficiale di YouTube – Sarà possibile imbattersi in frammenti pubblicitari collocati prima, durante e dopo alcuni degli episodi, e solo su contenuti di tipo premium”. La strategia del megasito è alquanto semplice: dare in pasto agli utenti episodi originali piuttosto che spezzoni reperiti chissà dove, renderli visibili ad un pubblico molto vasto e piazzarci dentro un bel tot di pubblicità godendo della massima visibilità.
YouTube sarebbe già alla ricerca di altri potenziali partner con cui siglare nuovi patti sulla base di quello stipulato con CBS, senza però perdere di vista le produzioni minori che hanno raggiunto il successo grazie al passaparola tra utenti: è così che la DECA , compagnia di new media indipendente, ha siglato col tubo-sito un accordo in cui è designata come unico partner per il canale SMOSH , il terzo più seguito dell’intero portale, con oltre 560 mila subscriber . YouTube sembra aver imboccato la strada giusta: il sodalizio con CBS e con gli altri partner permette di accontentare molti utenti con materiale che non sa di pirata e con la certezza di non dover incappare in altre dispendiose battaglie legali . Una volta rodato il sistema, YouTube potrebbe stringere altri accordi, mettendo definitivamente lo zampino in un settore prima dedicato solo a portali come Hulu che permettono di postare contenuti a lunga durata.
Vincenzo Gentile