La metamorfosi di YouTube sembra essere ormai completa, al punto che qualcuno potrebbe ironicamente definire il portale di video online di Google come TheyTube : da quando il figliol prodigo dell’azienda di Mountain View ha aperto la strada alle partnership commerciali con i grandi produttori di contenuti musicali, il sito è diventato una vera e propria vetrina per i colossi dell’intrattenimento.
A confermarlo vi sono anche i dati forniti da uno studio condotto da Tubemogul, che dimostra quanto popolari siano diventati i contenuti premium forniti dai grandi nomi del settore. Stando ai dati, chi sembra giovarsi maggiormente della partnership con YouTube è Universal, piazzatasi al primo posto con 8,7 miliardi di visualizzazioni raggranellate sui vari canali presenti sul sito (compresi quelli dedicati ai singoli artisti sotto contratto).
A seguire, Sony (6,7 miliardi circa di visualizzazioni) e HollywoodRecords, al terzo posto con 1,3 miliardi di visite sulle pagine che ospitano i suoi contenuti. Oltre al divario quasi abissale tra la seconda e la terza classificata, a fare scalpore è l’assenza sul podio di Warner Music, ferma al quinto posto con “solo” qualcosa in più del miliardo di visite ai propri video.
Ovviamente, nel caso di Warner, i numeri sono fortemente condizionati dal dissapore tra le due aziende, che ha portato sul finire del 2008 alla rimozione di buona parte dei contenuti col marchio dell’etichetta per via di entrate basse e di una piattaforma che, a detta di Warner, promuove in maniera poco efficace e produttiva i contenuti pubblicati. Nonostante ciò, i dati appena snocciolati sembrano dar torto alla riottosa major e configurare YouTube come una forma promozionale più che valida.
Un’ipotesi che sarebbe confermata anche dalle ultime rivelazioni fatte da Kyle Harrison, Senior Product Manager di YouTube, relative ai dati del sistema ContentID. Stando a quanto scritto sul blog dedicato al settore business del sito, sarebbero oltre mille le utenze premium ad utilizzare gli strumenti offerti da ContentId per la gestione dei diritti e dei contenuti sul sito, con oltre un milione di file che vanno a comporre un archivio definito come “tra i più completi al mondo”.
Vincenzo Gentile