YouTube, un'offerta che non si poteva rifiutare

YouTube, un'offerta che non si poteva rifiutare

Google avrebbe sborsato tre volte il prezzo effettivamente stimato per la piattaforma. Per evitare di scatenare un'asta con la concorrenza
Google avrebbe sborsato tre volte il prezzo effettivamente stimato per la piattaforma. Per evitare di scatenare un'asta con la concorrenza

Che i costi di gestione di YouTube siano alti e i profitti ancora non floridi è risaputo. Ma quanto vale effettivamente la piattaforma?

Durante una deposizione nel processo Viacom-YouTube, il CEO di Google Eric Schmidt ha stimato che ai tempi dell’acquisizione il valore del portale di video sharing oscillava tra i 600 e i 700 milioni di dollari . Poco più di un terzo di quanto effettivamente pagato (1,65 miliardi di dollari).

La motivazione della maggiorazione starebbe nella logica della competizione: se Google non avesse sborsato circa un miliardo di dollari in più per avere subito YouTube, l’avrebbe acquistato un concorrente. Insomma, avrebbero pagato oltre l’effettivo valore solo per scongiurare una possibile asta al rialzo che avrebbe potuto far aggiudicare il sito ad un altro miglior offerente.

Ancora non è chiaro se Mountain View riuscirà prima o poi a trarre profitto dai milioni di visitatori che vanta. Gli osservatori ancora si dividono, da una parte valutando l’opportunità di un mezzo che potrebbe rivoluzionare l’intrattenimento sul Web, dall’altro non giudicando probabile la possibilità che si dimostri un investimento profittevole.

La stessa Google sta ancora cercando il modo per guadagnarci effettivamente. YouTube quest’anno è arrivato a registrare più di 100 milioni di utenti unici solo negli USA. Visite sempre maggiori per un sito Google e non per quello di un avversario.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
7 ott 2009
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