YouTube sembra intenzionata a monetizzare sempre più il proprio servizio offrendo nuovi contenuti premium, da infarcire di spot, frutto di accordi con grandi nomi dell’industria cinematografica. Dopo l’accordo stretto lo scorso anno con CBS, che ha portato sugli schermi virtuali del sito di Google alcuni episodi di serie televisive molto seguite, si era parlato con insistenza delle intenzioni di YouTube, mirate ad allargare le partnership con grandi colossi della distribuzione di contenuti. Nelle scorse ore, dopo una serratissima negoziazione, YouTube ha raggiunto un accordo con Disney, marchio storico a cui sono legate produzioni molto seguite. Accasandosi con la casa di Topolino, YouTube sembrerebbe aver spazzato definitivamente la concorrenza di Hulu , anch’esso in trattative con Disney e soci per ampliare il suo parco di contenuti premium.
L’accordo, del quale non si conoscono i termini economici, prevede la distribuzione sul portale video di YouTube dei contenuti Disney in miniepisodi: i contenuti inclusi nel sodalizio sono relativi ad ABC , network televisivo che include serie televisive baciate dal successo del pubblico come Lost , Desperate Housewives , Ugly Betty e Grey’s Anatomy , nonché i contenuti sportivi dell’emittente ESPN , anch’essa controllata da Disney. Per quanto riguarda i tempi di concretizzazione dell’accordo, aprile dovrebbe essere il mese dedicato al lancio dei contenuti targati ESPN, mentre maggio vedrà l’ingresso sul popolare sito di video sharing dei programmi ABC.
A differenza dell’accordo precedentemente siglato con CBS , che offre l’opportunità di vedere per intero gli episodi di alcune serie televisive, i contenuti proposti in seguito all’accordo non supereranno il limite dei canonici 10 minuti concessi da YouTube: questo avviene perché da sempre Disney si è mostrata poco propensa a vincolare il traffico online dei propri contenuti su canali gestiti da terzi. Il nuovo accordo, seppur limitato nei tempi di trasmissione, segna comunque una svolta per entrambe le parti in causa, dal momento che YouTube utilizzerà per i contenuti di ESPN il player nativo della piattaforma, che verrà incorporato sulle pagine del sito.
“Siamo entusiasti di dare il benvenuto nella nostra schiera di partner premium ad ABC e ESPN” chiosa David Eun, vice presidente per il settore Strategic Partnerships di Google. “Grazie ai nostri servizi, i fornitori di contenuti possono usufruire di tool che permettono loro di monetizzare in maniera innovativa i loro prodotti – continua – nonché un maggiore controllo sugli stessi e sul loro impatto sull’audience”. In termini di monetizzazione, resta da chiarire quali sono gli accordi che vincolano le due entità: paidContent ipotizza l’adozione di un sistema pay-per-play, seppur non si riesca a comprendere se saranno i contenuti ad essere a pagamento o, più semplicemente, se sarà Google a pagare una determinata cifra per ogni video riprodotto.
Com’è ormai tradizione in questo tipo di business model, i contenuti offerti saranno farciti di spot , che saranno gestiti direttamente da Disney tramite la piattaforma di Google stessa: YouTube ha letteralmente lasciato carta bianca agli investitori, che potrebbero essere liberi anche di pubblicare link diretti a contenuti più ampi, in senso di durata, presenti sul proprio network. Stando ad alcune indiscrezioni circolate nel web nell’imminenza dell’accordo, YouTube avrebbe fatto di tutto per chiudere rapidamente l’accordo per via dell’interessamento di Hulu, ormai uno dei più agguerriti concorrenti sul terreno di video on demand. Comunque, se la mossa di Google vuole essere interpretata come un vero e proprio assalto finale al rivale, c’è da fare i conti con il volere di Disney, che ha ammesso di essere entrata in trattative con i vertici di Hulu che è gestito da NBC e News Corp. Il tutto sarebbe stato fatto in nome della correttezza, quindi non è da escludere che presto anche Hulu possa siglare un accordo con Disney.
Vincenzo Gentile